Un viaggio nel passato: la scoperta della Villa romana di contrada Durrueli
La Villa romana di contrada Durrueli, situata a pochi chilometri da Agrigento, rappresenta un contesto archeologico di straordinario interesse. La sua storia è strettamente legata alla scoperta avvenuta nel 1907, durante i lavori per la costruzione dei binari ferroviari. Fu Antonino Salinas, noto archeologo italiano, a esplorare parzialmente la villa, portando alla luce sei ambienti con pavimenti a mosaico. Tuttavia, gli scavi vennero interrotti, lasciando molti misteri irrisolti.
Nel 1979, un’equipe dell’Università di Tsukuba (Giappone), guidata da Masanori Aoyagi, riprese le indagini, proseguite fino al 1983. In questo periodo, furono portati alla luce il peristilio circondato da un ambulacro coperto, alcuni ambienti nel settore meridionale, due settori termali e un lungo muraglione parallelo alla linea di costa, interpretato come muro di contenimento dell’intera area in forte pendenza Nord/Sud.
Un team multidisciplinare per svelare i segreti della villa
Oggi, un nuovo team multidisciplinare, composto da archeologi, studenti e ricercatori, si appresta a svelare i segreti della Villa romana di contrada Durrueli. La campagna di scavi, avviata dalla sede secondaria di Catania della Scuola di specializzazione in beni archeologici di Siracusa, dagli istituti di Scienze del patrimonio culturale e da quello di Studi sul Mediterraneo antico di Napoli e dal Parco Archeologico della Valle dei Templi, mira a chiarire natura, struttura e funzioni della villa.
Le indagini stratigrafiche, condotte in alcuni settori del complesso residenziale, serviranno a definire aspetti finora poco chiari della struttura. Gli archeologi si concentreranno sull’analisi dei resti architettonici, dei materiali rinvenuti e delle stratigrafie, per ricostruire la storia della villa, dalla sua costruzione al suo abbandono.
Un’opportunità di crescita per giovani archeologi
La campagna di scavi rappresenta un’opportunità di crescita per giovani ricercatori e studenti. Il progetto Pnrr – Changes ha coinvolto oltre venti allievi della Scuola di specializzazione in Archeologia e studenti del corso di laurea magistrale in Archeologia, che avranno l’occasione di mettere in pratica le loro conoscenze e di acquisire nuove competenze sul campo.
Il Comune di Realmonte ha garantito il supporto logistico, offrendo alloggio agli studenti presso alcune strutture pubbliche, dimostrando la sua sensibilità verso la valorizzazione del patrimonio archeologico locale.
Un patrimonio da scoprire: la Villa romana di contrada Durrueli e la Scala dei Turchi
La Villa romana di contrada Durrueli sorge a pochi passi dalla celebre Scala dei Turchi, un’incantevole scogliera bianca di marna calcarea che si affaccia sul mare. La villa, con la sua posizione privilegiata, offriva ai suoi abitanti una vista mozzafiato sul mare e sulla costa agrigentina. La vicinanza alla Scala dei Turchi, meta turistica di grande attrazione, rende ancora più importante la valorizzazione di questo sito archeologico.
Gli scavi in corso, che si avvalgono di tecnologie avanzate e di un approccio interdisciplinare, si prefiggono di ricostruire la storia della villa e di svelare i segreti di una residenza di lusso che rispecchiava il gusto e lo stile di vita dell’epoca romana. Le indagini, oltre a fornire informazioni preziose sulla vita quotidiana dei romani, permetteranno di approfondire la conoscenza del contesto storico e sociale in cui la villa si inseriva.
Un’opportunità per la valorizzazione del territorio
La campagna di scavi alla Villa romana di contrada Durrueli rappresenta un’opportunità preziosa per la valorizzazione del territorio agrigentino. La scoperta di nuovi reperti e la ricostruzione della storia della villa potrebbero attirare un numero crescente di turisti, contribuendo allo sviluppo del turismo culturale e alla creazione di nuove opportunità economiche per la zona. L’integrazione del sito archeologico con la Scala dei Turchi potrebbe creare un itinerario turistico di grande interesse, promuovendo la bellezza e la storia del territorio.