
Un viaggio negli inferi della ‘Ndrangheta: la storia di Antonino De Masi
Antonino De Masi, imprenditore calabrese, si definisce un “sopravvissuto alla ‘Ndrangheta”. Insieme al giornalista Pietro Comito, nel libro “Inferi” (Compagnia editoriale Aliberti), racconta la sua storia di coraggio e resistenza contro la criminalità organizzata. Una storia segnata da minacce e attentati che, dal 2013, lo costringono a vivere sotto scorta. Le minacce provengono dalla cosca Crea di Rizziconi, lo stesso paese dove De Masi risiede e opera, culminate in un attentato a colpi di kalashnikov. La sua vicenda è una “discesa agli inferi”, con gli stabilimenti presidiati dall’Esercito e la sua incolumità e quella dei suoi familiari protette dalle forze dell’ordine.
Una vita sospesa tra minacce e amore per la sua terra
Il libro descrive la struggente vicenda umana di De Masi, la sua vita sospesa, i conflitti interiori e l’amore viscerale per la sua terra e il suo popolo. Nella controcopertina si legge di un uomo che ha subito sulla propria pelle non solo le minacce della criminalità organizzata, ma anche le conseguenze e gli ostruzionismi del sistema creditizio. Proprio grazie al suo impegno, è stata emessa la prima storica sentenza contro l’usura bancaria.
Prefazioni d’eccezione: Antonio Nicaso e Don Luigi Ciotti
Antonio Nicaso, esperto di fenomeni mafiosi, nella prefazione definisce il libro come una storia scritta con il tratto del grande narratore, capace di penetrare nel cuore di una vicenda umana intensa e drammatica. Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, descrive De Masi come un imprenditore onesto che si è opposto alle richieste mafiose per non sporcare il nome della sua azienda e non tradire un territorio già compromesso. La sua è una storia di onestà intellettuale e morale, di fedeltà al Vangelo e alla Costituzione, mettendo sempre il bene comune davanti al tornaconto personale.
Un simbolo di riscatto per la Calabria
La storia di Antonino De Masi ribalta i luoghi comuni sulla Calabria e sui calabresi. Nel suo racconto, i calabresi non sono dimessi o complici, ma espressione di riscatto e di difesa della libertà e della dignità, trasformandosi in custodi di valori e di rinnovata speranza. La sua testimonianza diventa un faro per chi crede in una Calabria libera dalla morsa della criminalità.
Un esempio di coraggio e resilienza
La storia di Antonino De Masi è un potente esempio di coraggio e resilienza. La sua lotta contro la ‘Ndrangheta, nonostante le minacce e le difficoltà, dimostra che è possibile opporsi alla criminalità organizzata e difendere i valori di onestà e giustizia. Il suo libro è una testimonianza preziosa che ispira e incoraggia a non arrendersi di fronte alle avversità.