
La PTPA all’attacco: accuse pesanti contro gli organi di governo del tennis
Una vera e propria rivoluzione si sta consumando nel mondo del tennis professionistico. Una ventina di giocatori, spalleggiati dalla Professional Tennis Players Association (PTPA), il sindacato fondato da Novak Djokovic e Vasek Pospisil, hanno intrapreso azioni legali contro ATP, WTA, ITF e ITIA, accusandoli di gestire un “sistema corrotto, illegale e abusivo”. Le cause sono state avviate negli Stati Uniti, nel Regno Unito e nell’Unione Europea, segnando un punto di non ritorno nella relazione tra i giocatori e le istituzioni che governano questo sport.
Le accuse nel dettaglio: calendari insostenibili, sfruttamento e poca tutela
Le accuse mosse dalla PTPA sono gravi e articolate. I giocatori denunciano calendari di tornei estenuanti, che li costringono a competere per undici mesi all’anno, mettendo a rischio la loro salute fisica e mentale. Contestano inoltre la mancanza di considerazione da parte degli organizzatori, che spesso impongono orari di gioco proibitivi, con partite che si concludono alle prime ore del mattino. Un altro punto critico riguarda l’utilizzo di palle diverse da una settimana all’altra, che causerebbe infortuni cronici a polsi, gomiti e spalle. Non mancano poi le contestazioni sulle modalità dei controlli antidoping, considerati invasivi e condotti senza adeguate garanzie per i giocatori. Infine, la PTPA accusa gli organi di governo di sfruttare finanziariamente i tennisti, senza garantire loro una equa distribuzione dei ricavi.
Nomi eccellenti tra i promotori dell’azione legale
Tra i giocatori che hanno aderito all’azione legale promossa dalla PTPA spiccano nomi noti come Nick Kyrgios, Varvara Gracheva, Reilly Opelka, Corentin Moutet e Taro Daniel. La presenza di questi atleti, alcuni dei quali molto popolari tra il pubblico, conferisce ulteriore peso alla protesta e ne amplifica la risonanza mediatica.
Il precedente: critiche alla gestione dei casi doping
Questa non è la prima volta che i tennisti esprimono pubblicamente il loro dissenso nei confronti degli organi di governo del tennis. Recentemente, alcuni giocatori avevano criticato la clemenza dimostrata dall’ITIA nei casi di doping che avevano coinvolto Jannik Sinner e Iga Swiatek, alimentando il sospetto di un trattamento di favore nei confronti dei campioni più in vista.
Una svolta epocale per il tennis professionistico?
L’azione legale intrapresa dalla PTPA potrebbe rappresentare una svolta epocale per il tennis professionistico. Se le accuse venissero confermate, si aprirebbe uno scenario inedito, con conseguenze potenzialmente dirompenti per la governance di questo sport. Al di là degli esiti giudiziari, questa vicenda solleva interrogativi importanti sulla necessità di una maggiore tutela dei diritti dei giocatori e di una gestione più trasparente ed equa del circuito professionistico.