
Un’accoglienza trionfale in terra cinese
L’uscita di “C’è ancora domani” in Cina, l’8 marzo, è stata preceduta da un’anteprima al festival del cinema italiano di Shanghai e da una masterclass di Paola Cortellesi di fronte a 1300 donne. Nei primi due giorni di programmazione, il film ha registrato 450mila biglietti venduti e oltre 28mila proiezioni. L’accoglienza è stata talmente calorosa che Cortellesi è stata accolta da folle di fan in stazione e in aeroporto, desiderosi di ottenere un autografo sulle locandine del film.
Un fenomeno culturale che supera i confini
Il successo di “C’è ancora domani” in Cina è un evento raro per un film italiano, paragonabile al fenomeno di “Perfetti sconosciuti”. Come quel film, l’opera prima di Cortellesi, pur ambientata nell’Italia del 1946, affronta temi universali e contemporanei, come la condizione femminile e la lotta per i diritti. Il film, che in Italia ha incassato 37 milioni di euro, è stato venduto in 126 paesi, riscuotendo particolare successo in contesti in cui la questione dei diritti femminili è particolarmente sentita.
Un messaggio universale di emancipazione
La storia di Delia, una donna maltrattata e sottomessa che trova la forza di reagire, ha toccato il cuore del pubblico cinese. Il messaggio del film, “le donne si salvano da sole”, è più attuale che mai e risuona con le esperienze di molte donne in tutto il mondo. Il gradimento del pubblico cinese è testimoniato dal punteggio di 9.4 sull’autorevole sito di recensioni Douban, un vero e proprio passaparola che ha generato un’ondata di entusiasmo intorno al film, con poster, trailer e gadget dedicati.
Cortellesi accolta come una star
Un tappeto di rose ha accolto Paola Cortellesi a Pechino, a testimonianza del successo straordinario del suo film. Un successo che conferma il talento dell’attrice e regista e la capacità del cinema di superare i confini culturali e di parlare al cuore delle persone.
Un successo che fa riflettere
Il successo di “C’è ancora domani” in Cina dimostra come il cinema italiano possa ancora parlare al mondo, affrontando temi universali con uno sguardo originale e sensibile. Il film di Cortellesi, pur ambientato in un contesto storico specifico, riesce a toccare corde profonde nell’animo umano, offrendo un messaggio di speranza e di emancipazione che risuona con le esperienze di molte donne in tutto il mondo. Un successo che invita a riflettere sull’importanza di continuare a raccontare storie che possano ispirare e cambiare il mondo.