La fine di un’epoca, l’inizio di un nuovo capitolo
Con “Volver”, il terzo libro della trilogia del tango, Maurizio De Giovanni conclude le avventure del Commissario Ricciardi ambientate nell’Italia del 1939-40. Siamo nel luglio del ’40, la guerra è appena scoppiata e Ricciardi, preoccupato per la figlia Marta e i suoceri, in grave pericolo a causa delle origini ebraiche, ha trasferito la famiglia a Fortino, nel Cilento, il paese dove è nato.
La trilogia, iniziata con “Caminito” e proseguita con “Soledad”, ci ha mostrato un Ricciardi diverso, un Commissario padre single e un’Italia che si confronta con la guerra. Ma De Giovanni non intende abbandonare completamente il suo personaggio. “Non è un addio”, afferma lo scrittore. “Volver chiude la trilogia del tango, tutto è andato secondo i piani. Potrei tornare a raccontare Ricciardi, ma non prima degli Anni Cinquanta.”
Un futuro incerto per il Commissario Ricciardi
De Giovanni spiega che “Volver” chiude la linea narrativa di Ricciardi fino alla seconda guerra mondiale. “Poi potrei raccontarlo, ma non nell’immediato dopoguerra perché il Commissario per le sue caratteristiche non può camminare in una città che ha avuto 26 mila vittime per i bombardamenti. Vorrei raccontare di nuovo un Paese ottimista, in crescita, disperato ma pieno di speranza e questo corrisponde un po’ all’Italia degli Anni Cinquanta.”
Lo scrittore si dice molto interessato a Marta, la figlia di Ricciardi, e non esclude la possibilità di scrivere un nuovo libro che la veda protagonista negli anni Sessanta. “Potrei scrivere un libro che faccia un po’ da ponte. Ma vediamo, nel 2025 non ci sarà nessun Ricciardi. Se tornerà non sarà prima del 2026.”
L’evoluzione del Commissario Ricciardi
In quasi vent’anni, dal 2006, il Commissario Ricciardi ha subito un’evoluzione significativa. De Giovanni spiega che la storia del Commissario è il racconto degli Anni Trenta, anni di grande fermento, ottimismo e dignità. “Arrivare alla guerra erano le colonne d’Ercole. Volevo fermarmi al ’34, poi ho deciso di continuare, sono passato al ’39, fino a Volver che si svolge nel luglio del ’40.”
In “Volver”, il racconto si divide in due parti: una ambientata nel Cilento con Ricciardi, Marta e i suoceri, e l’altra in città con Bambinella, Bianca e gli altri. Inoltre, Ricciardi non indaga su un delitto, ma deve affrontare la propria storia, come accade sempre a chi torna. “Per lo meno il delitto su cui indaga è avvenuto 34 anni prima. È una ricerca di Ricciardi all’interno della sua famiglia di origine che si era lasciato alle spalle.”
Il tango come filo conduttore
De Giovanni ha scelto il tango come filo conduttore della trilogia per diversi motivi. “Innanzitutto perché la cantante Livia è andata in Argentina. Poi perché tra il tango e la canzone napoletana ci sono dei legami fortissimi in termini di tematiche e di modalità della musica. Il tango mi sembrava un’opportuna continuità rispetto alla parte musicale della serie di Ricciardi e devo dire che è stato molto soddisfacente.”
Nuovi progetti in arrivo
De Giovanni non si ferma con “Volver”. Le sue serie, da “I Bastardi di Pizzofalcone” a “Mina Settembre” a “Sara”, continuano a riscuotere successo. La serie “Sara” è stata appena girata e andrà in onda su Netflix a primavera. “Ho visto la prima puntata e sono ammirato. Sono molto critico nei confronti delle serie televisive tratte dai miei libri, però questa è bellissima. Non vedo l’ora di vederla tutta.”
Inoltre, De Giovanni sta lavorando a un nuovo romanzo per Mondadori, una storia d’amore senza giallo, ambientata in una grande città e che ha a che fare con Catullo. Il libro potrebbe uscire a febbraio-marzo 2025.
Un arrivederci, non un addio
La decisione di De Giovanni di concludere la trilogia del tango con “Volver” è sicuramente un momento significativo per i lettori che hanno seguito le avventure del Commissario Ricciardi. Tuttavia, la promessa di un possibile ritorno del personaggio in un’epoca successiva, gli Anni Cinquanta, lascia aperta la porta a nuove storie e sviluppi. La curiosità per il futuro di Ricciardi e la sua famiglia, in particolare per la figlia Marta, è sicuramente un elemento che terrà i lettori in trepidante attesa.