Il Corpo di Ballo dell’Opera di Roma conquista Liegi con Giselle
euterpe
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Il Corpo di Ballo dell’Opera di Roma a Liegi
Il Corpo di Ballo dell’Opera di Roma, guidato dalla direttrice Eleonora Abbagnato, continua la sua tournée internazionale con un’importante tappa all’Opéra Royal de Wallonie di Liegi. Dopo il successo delle performance a Parigi, Dubai e Barcellona, la compagnia si presenta dal 14 al 17 novembre con un’interpretazione di Giselle, la coreografia di Carla Fracci ripresa da Gillian Whittingham. Questa rappresentazione segna un’ulteriore conquista per la Fondazione capitolina, che vede il suo nome apparire per la prima volta nel cartellone dell’Opéra Royal de Wallonie, dopo il debutto al Gran Teatre del Liceu di Barcellona con Il lago dei cigni.
Giselle: un capolavoro di Fracci
La versione di Giselle in scena a Liegi è quella firmata da Carla Fracci nel 2004, con costumi e scene di Anna Anni, le luci di Jean-Michel Désiré. La musica di Adolphe Adam è affidata all’Orchestra dell’Opéra Royal de Wallonie diretta da Alessandro Cadario. I ruoli principali vedono protagonisti le étoile Alessandra Amato, Rebecca Bianchi e Alessio Rezza, i primi ballerini Federica Maine, Marianna Suriano, Claudio Cocino e Michele Satriano, i solisti Flavia Stocchi, Giacomo Castellana e Walter Maimone.
Un teatro storico con una macchina scenica all’avanguardia
Il balletto, già presentato con successo in Oman nel 2023, arriva nello storico Teatro di Liegi, la cui prima pietra fu posata nel 1818. La sala, in stile italiano, offre mille posti a sedere e vanta una macchina scenica tra le più moderne al mondo.
L’importanza delle tournée internazionali
La partecipazione del Corpo di Ballo dell’Opera di Roma a tournée internazionali è fondamentale per la crescita e la visibilità della compagnia. Queste esperienze permettono ai ballerini di confrontarsi con nuovi contesti e di ampliare il proprio bagaglio artistico. Inoltre, la presenza della compagnia in importanti teatri internazionali contribuisce a diffondere la cultura italiana nel mondo e a consolidare la reputazione dell’Opera di Roma come istituzione di eccellenza.
