Un concerto in prima assoluta celebra Stockhausen
La decima edizione del Festival delle Letterature Migranti si è conclusa con un concerto in prima assoluta dedicato al compositore tedesco Karlheinz Stockhausen, uno dei pionieri della musica contemporanea. L’evento, intitolato “Glass/Stockhausen” e curato da Dario Oliveri, ha riunito allo Spazio Tre Navate ai Cantieri culturali alla Zisa tutti i linguaggi della Rassegna: musica, arti visive, teatro e letteratura.
In scena, la prima esecuzione integrale della versione per pianoforte di Ornella Cerniglia dell’opera “Tierkreis”, ispirata ai segni zodiacali. Sul palco, la stessa Cerniglia accompagnata da Luca Rinaudo per la musica elettronica e da Giuseppe Cutino, voce recitante dei testi che completano “Tierkreis” e curatore della sezione teatrale del Festival.
A fare da scenografia, la proiezione di 12 opere ispirate ai segni zodiacali realizzate dagli artisti Chantal Criniti, Elias Vitrano e Paolo Raeli nel progetto “Figli delle Stelle” di Agata Polizzi, curatrice della sezione arti visive del Festival.
Il concerto ha rappresentato un omaggio a Stockhausen, che nel 1961 soggiornò a lungo in Sicilia, tra Siculiana e Palermo. L’evento ha sottolineato il legame tra il compositore e l’isola, offrendo al pubblico un’esperienza multisensoriale e coinvolgente.
Autori e artisti di spicco
L’ultima giornata del Festival ha visto protagonisti autori e autrici della letteratura e del giornalismo. Tra gli altri: Antonio Franchini, premio Campiello – selezione giuria dei letterati con il romanzo “Il fuoco che ti porti dentro” (Marsilio), Marcello Sorgi, autore di “San Berlinguer. L’ultimo capo del popolo comunista” (Chiarelettere), Giulia Siviero, femminista, collaboratrice de Il Post, autrice di “Fare Femminismo” (Nottetempo), Carmelo Sardo capo redattore del TG5 alla prima presentazione pubblica del suo ultimo romanzo “Le notti senza memoria” (Bibliotheka edizioni) e l’inviato del quotidiano La Stampa Niccolò Zancan con “Antologia degli sconfitti” (Einaudi).
La presenza di questi importanti nomi ha arricchito il programma del Festival, offrendo al pubblico l’opportunità di incontrare e dialogare con alcuni dei più importanti esponenti della scena letteraria e giornalistica italiana.
Un futuro ricco di progetti
“Il Festival delle Letterature Migranti ha compiuto dieci anni”, ha dichiarato Davide Camarrone, direttore artistico del Festival. “Dieci edizioni con centinaia di autori e artisti, di libri e opere d’arte, teatrali, musicali. Una trama ricca di letture e interpretazioni di questo tempo convulso, drammatico. Questa vocazione al dialogo segna ora nuovi traguardi, necessita di una crescita ulteriore del Festival, di nuovi appuntamenti nel corso dell’anno, di una Casa delle Letterature che sia aperta agli scambi e alle traduzioni, al centro esatto del Mediterraneo.”
Un’esperienza culturale multiforme
Il Festival delle Letterature Migranti si è affermato come un punto di riferimento per la cultura e il dialogo tra le diverse comunità. Il suo programma ha sempre offerto un’ampia gamma di eventi, dai concerti alle mostre d’arte, dalle letture teatrali alle presentazioni di libri, con l’obiettivo di promuovere la conoscenza e l’apprezzamento delle diverse culture.
La scelta di dedicare l’ultima edizione a Karlheinz Stockhausen, figura chiave della musica contemporanea, ha dimostrato la capacità del Festival di esplorare nuove frontiere e di offrire al pubblico esperienze culturali innovative.
Il valore del dialogo e dell’inclusione
Il Festival delle Letterature Migranti rappresenta un esempio concreto di come la cultura possa essere un potente strumento di dialogo e inclusione. La sua capacità di unire diversi linguaggi artistici e di mettere in contatto autori e artisti di diverse provenienze è un messaggio di speranza in un mondo spesso diviso da conflitti e incomprensioni.