Una giornata definita “storica” dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha segnato l’inizio di una nuova era per il quartiere di Bagnoli. Sono infatti partite le attese operazioni di demolizione del pontile centrale dell’ex stabilimento siderurgico Italsider, un evento che simboleggia l’avvio concreto della restituzione alla città di un’area negata per oltre trent’anni. Questo intervento si inserisce in un più ampio e complesso progetto di risanamento ambientale e rigenerazione urbana, considerato tra i più rilevanti in Italia e in Europa.

Un’accelerazione in vista della Coppa America 2027

I lavori, originariamente previsti dal cronoprogramma tra il 2028 e il 2029, hanno subito una significativa accelerazione. La motivazione principale è l’organizzazione della 38ª edizione dell’America’s Cup, la prestigiosa competizione velica che si terrà a Napoli nel 2027 e che vedrà proprio Bagnoli come fulcro strategico e base logistica per i team internazionali. L’area della cosiddetta “colmata”, una vasta piattaforma artificiale creata con materiali di riporto durante l’attività industriale, ospiterà il villaggio tecnico dell’evento. Per questo motivo, si è reso necessario anticipare le opere a mare, considerate prioritarie per consentire lo svolgimento della regata internazionale.

I dettagli tecnici della demolizione

Il primo manufatto a cadere sotto i colpi delle pinze meccaniche è la “Sala Pompe”, un imponente cassone in cemento armato situato a circa 360 metri dalla colmata, a cui era collegato tramite la struttura in ferro del pontile. Questa sala ospitava potenti pompe che prelevavano acqua di mare per i processi industriali dello stabilimento, chiuso definitivamente nel 1993. Le operazioni di demolizione, che si protrarranno fino alla fine di febbraio, vedranno un macchinario operare direttamente sul pontile, smontandolo progressivamente in sezioni dal mare verso la terraferma.

L’intervento è eseguito da un raggruppamento di imprese di alto profilo, che include il gruppo internazionale Deme, leader europeo negli interventi marittimi, affiancato da due storiche imprese napoletane, la Savarese Costruzioni e la Iterga Costruzioni Generali.

Il futuro del waterfront di Bagnoli

Contrariamente ai progetti iniziali, il sindaco Manfredi ha annunciato che i pontili nord e sud non saranno demoliti. “Così avremo due passeggiate pubbliche attrezzate dove i cittadini potranno trascorrere del tempo libero, fare sport e prendere il sole“, ha spiegato il primo cittadino. Questa decisione modifica il volto del futuro waterfront, che vedrà al posto del pontile centrale uno specchio d’acqua libero, restituito alla sua naturalità. Al centro, secondo alcune fonti, potrebbe essere realizzata una scogliera frangiflutti per proteggere i catamarani durante le competizioni.

Il grande obiettivo, una volta conclusa l’America’s Cup, è quello di rendere l’intera area balneabile. Si procederà con ulteriori trattamenti e dragaggi dei fondali, con la tecnica del “capping marino”, per sigillare gli inquinanti. L’ambizione è di restituire il mare ai cittadini tra il 2028 e il 2029.

La complessa bonifica della colmata

Parallelamente alla demolizione del pontile, sono iniziate le operazioni di messa in sicurezza della colmata. Dopo un lungo dibattito sulla sua eventuale rimozione, si è optato per una soluzione di “tombatura”. La colmata, che contiene idrocarburi e altri inquinanti, sarà sigillata con teli geotermici e diversi strati di materiali isolanti, una tecnica simile a quella usata per le discariche. Questa scelta, resa possibile da una modifica normativa, è stata dettata anche dagli elevatissimi costi e rischi legati a una rimozione completa di circa un milione e mezzo di metri cubi di materiali.

L’intero programma di risanamento ambientale e rigenerazione urbana di Bagnoli prevede un investimento pubblico complessivo di circa 1,7 miliardi di euro, provenienti da Fondi Commissariali e Fondi di Sviluppo e Coesione. La maggior parte di queste risorse, circa un miliardo, sarà destinata proprio alle complesse operazioni di bonifica a terra e a mare.

Un progetto di rinascita atteso da decenni

La dismissione dell’Italsider nei primi anni ’90 ha lasciato una ferita profonda nel tessuto sociale ed economico di Napoli, ma anche un’area di straordinaria bellezza paesaggistica in attesa di un nuovo futuro. Il progetto “Bagnoli UrbaNAture”, vincitore di un concorso internazionale di idee, delinea la trasformazione dei 240 ettari dell’ex area industriale in un grande parco urbano, con il recupero delle architetture industriali superstiti e la valorizzazione delle risorse naturali e agricole del luogo. L’avvio delle demolizioni rappresenta un passo concreto e visibile in questo lungo e travagliato percorso, un segnale di speranza per una città che da troppo tempo attende di riappropriarsi di uno dei suoi luoghi più iconici.

Di veritas

🔍 Il vostro algoritmo per la verità, 👁️ oltre le apparenze, 💖 nel cuore dell’informazione 📰

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *