Loris e la Spirale Digitale
Loris, il protagonista del nuovo romanzo di Giulia Caminito, “Il Male Che Non C’è”, è un giovane trentenne con un lavoro precario in una casa editrice e una fidanzata di nome Jo. La sua vita è pervasa da un’ansia profonda, un’ipocondria che lo porta a cercare risposte alle sue paure nella rete. Il web diventa il suo rifugio, il suo alleato in un mondo che lo fa sentire inadeguato e solo.
Caminito, già autrice del Premio Campiello 2021 “L’acqua del lago non è mai dolce”, ha scelto questa volta una voce maschile per raccontare l’interiorità di Loris, un personaggio che si rifugia in un mondo digitale che lo risucchia in una spirale di paure e inquietudini.
“Volevo creare un filtro rispetto alle mie esperienze e non volevo fare un’autofiction, un memoir. Volevo trasformare il materiale personale in un romanzo. Non avevo mai avuto un singolo protagonista, così centrale, maschile. Mi ha dato la possibilità di raccontare un corpo e una psicologia diverse dalla mia e mi sono sentita più libera nella scrittura”, spiega la scrittrice.
Il Potere Distorto della Rete
Loris si affida alla rete per trovare risposte ai suoi malesseri, ma finisce per sprofondare in un “dark web” accessibile a tutti, un mondo oscuro e potenzialmente pericoloso. La scrittrice descrive il rapporto cupo che si può avere con i contenuti online, un rapporto che, secondo lei, appartiene alla sua generazione e a quelle più giovani.
“Ho provato a raccontare il rapporto molto cupo che si può avere con i materiali che si trovano online e che penso appartenga alla mia generazione, ma sicuramente anche alle ragazze e ai ragazzi più giovani. Esiste un dark web accessibile a tutti e a tutte. Si può entrare in delle spirali dolorosissime e spaventose”, afferma Caminito.
La rete, e in particolare i social, hanno un potere immenso, un potere che ha modificato il nostro modo di percepire la realtà. Caminito sottolinea come la tecnologia possa amplificare le nostre fragilità e distorcere la realtà, creando un mondo virtuale che può diventare un terreno fertile per comportamenti perversi.
“La rete e quindi i social come catalizzatore hanno una potenza infinita. Ha cambiato il nostro modo di guardare alla realtà”, conclude la scrittrice.
Il Tema delle Prove Registrate
Caminito affronta anche il tema delle prove registrate, un tema di grande attualità e dibattito, come dimostrano i casi di Sangiuliano-Maria Rosaria Boccia e Johnny Depp. La scrittrice si chiede se la possibilità di registrare le nostre conversazioni private sia una forma di tutela o un pericolo, un’arma a doppio taglio che può essere usata per scopi non sempre nobili.
“Quello che mi ha colpito, tra le tante cose, è che lei si è potuta difendere, ma aveva già registrato quei contenuti, quindi aveva in qualche maniera pensato di poterli utilizzare. In una relazione normale è un pensiero che, almeno io, non avrei mai fatto”, afferma Caminito.
La scrittrice sottolinea come la possibilità di registrare le nostre conversazioni private sia un tema inquietante, un tema che ci pone di fronte a un dilemma morale. Da un lato, la registrazione può essere un modo per tutelarsi, per avere prove in caso di abuso o violenza. Dall’altro, la registrazione può essere un’arma per manipolare, per ricattare, per distruggere la reputazione di una persona.
“La possibilità che abbiamo di farlo è un tema anche inquietante”, conclude la scrittrice.
Catastrofe: Un Personaggio Psicofantastico
Loris non è solo nella sua battaglia contro l’ansia e l’isolamento. Al suo fianco c’è Catastrofe, un personaggio psicofantastico che rappresenta la sua ipocondria, una presenza multiforme che si muove tra la migliore amica e la peggior nemica.
“È un personaggio psicofantastico come quello del mio primo racconto pubblicato in cui c’era una donna con il cancro la cui malattia era impersonificata da una bambina nascosta in un armadio. Qui nasce con la volontà di parlare della ipocondria, volevo che chi non ne ha mai sofferto la percepisse come una presenza multiforme. Catastrofe è a cavallo tra la migliore amica e la peggior nemica”, racconta Caminito.
Catastrofe è una metafora della complessità dell’ansia, un’entità che può essere sia un’alleata che un’avversaria, un’entità che si nutre delle paure e delle incertezze di Loris.
Un Finale Aperto e un Progetto Futuro
Il finale del romanzo è aperto, con un barlume di luce che non è però consolatorio. Caminito ha in mente di continuare la storia di Loris, di esplorare gli anni successivi della sua vita e di completare una trilogia che affronti il tema dell’ansia e dell’isolamento da diverse prospettive.
“In futuro cercherò di ragionare sugli anni successivi. Vorrei scrivere un terzo romanzo per concludere questa ipotetica trilogia con una persona più vicina ai 40 anni. Non ho iniziato nulla, ho solo un personaggio in testa. Dopo l’adolescenza e i vent’anni di Gaia, l’inizio dei 30 anni con Loris vorrei indagare il periodo successivo in modo che questi tre libri riescano ad affrontare il tema da più punti di vista e in maniera più ampia”, annuncia Caminito.
La Rete e le Fragilità Umane
Il romanzo di Giulia Caminito ci invita a riflettere sul potere della rete e sul suo impatto sulla nostra psiche. L’ansia di Loris, amplificata dal mondo digitale, è un problema che affligge molti di noi, in un’epoca in cui la tecnologia è diventata parte integrante delle nostre vite. La scrittrice ci mostra come la rete possa essere sia un’oasi che un labirinto, un luogo di conforto e di solitudine, un’opportunità e un pericolo. Il suo romanzo è un monito a non perdere di vista la realtà, a non lasciarci inghiottire dal mondo virtuale, a coltivare la nostra interiorità e a cercare la vera connessione con gli altri.