Pierre Niney conquista Cannes con la sua versione moderna del Conte di Montecristo
Il Festival di Cannes ha visto la presentazione di una nuova versione cinematografica de “Il Conte di Montecristo”, diretta dal duo Alexandre de La Patellière e Matthiew Delaporte. Questa nuova interpretazione del classico di Alexandre Dumas ha convinto la critica, soprattutto quella francese, notoriamente diffidente rispetto agli adattamenti dei capolavori della tradizione gallica.
Il merito del successo sembra in gran parte del protagonista, il trentacinquenne Pierre Niney, che interpreta l’ombroso e vendicativo Edmond Dantès. La sua sfrontata modernità nell’interpretazione del celebre personaggio ha dato a tutto il film uno sprint e un’attrattiva inattesa.
“In fondo – dice Niney – Dantès è il nostro Amleto, racchiude un’infinità di personaggi in uno solo, passando dall’avventura alla tragedia ed è proprio questo che mi ha attratto nella sceneggiatura. Inoltre a me sono sempre piaciute le sfide: una volta sono stato per quattro mesi tra i pompieri per imparare il mestiere, un’altra ho fatto palestra fino a crescere di 8 chili, un’altra ho imparato il tedesco e a suonare il violino. Questa volta, tra altri momenti complicati, c’era una scena in cui mi buttavano in mare chiuso in un sacco e dovevo liberarmi sott’acqua, il tutto girato con un unico piano-sequenza che impediva di ricorrere a una controfigura. Mi sono allenato col campione del mondo per la discesa in apnea e alla fine ci sono riuscito. Come vedete sono ancora qua. Del resto sono proprio momenti del genere che ci fanno amare questo genere di storie e sono fiero del risultato.”
Una carriera brillante per Pierre Niney
Sul tappeto rosso di Cannes Pierre Niney è stato accolto come la nuova star del cinema francese. La sua carriera è già ricca di successi: è stato attore della Comédie Française, ha vinto due volte il Premio César (l’Oscar del cinema francese) e ha collaborato con grandi registi come François Ozon, Nicole Garcia e Michel Gondry.
Niney è anche conosciuto per la serie “Fiasco”, che ha ideato e interpretato per Netflix, e che lo renderà probabilmente ancora più famoso nel mondo.
Un film non necessario, ma divertente e spettacolare
L’opinione di Telerama sul film è che si tratti di “un film non necessario, ma complessivamente divertente e spettacolare”.
Sarà interessante confrontare questa versione con un altro adattamento del romanzo, questa volta in forma di miniserie coprodotta dall’italiana Palomar, diretto da Billie August e girato a Malta.
Pierfrancesco Favino e Ananamaria Vartolomei nel cast della miniserie
Nel cast della miniserie troviamo il nostro Pierfrancesco Favino, giurato del concorso di Cannes presieduto da Greta Gerwig, nei panni dell’Abate Faria. Al suo fianco, la franco-romena Ananamaria Vartolomei, grande promessa del cinema (nota per il film “L’evenement – La scelta di Anne”, di Audrey Diwan, Leone d’oro a Venezia 2021).
Due versioni, due approcci
La scelta di due approcci differenti per “Il Conte di Montecristo” – un film e una miniserie – dimostra l’attrazione costante del pubblico per questa storia classica. Sarà interessante confrontare le due versioni e vedere quale interpretazione del capolavoro di Dumas avrà maggior successo.