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Una Carriera Diplomatica di Prestigio
María del Socorro Flores Liera, con una carriera diplomatica iniziata nel 1992, ha ricoperto incarichi di altissimo profilo, tra cui la rappresentanza del Messico alle Nazioni Unite e, dal 2021, la sua elezione alla Corte Penale Internazionale (CPI). La sua figura è ora al centro dell’attenzione per la sua posizione contraria al mandato d’arresto internazionale per Osama Njeem Almasri, comandante libico accusato di crimini internazionali.
La ‘Dissenting Opinion’ che Scuote il Governo Italiano
La “dissenting opinion” allegata al documento che richiede l’arresto di Almasri porta la firma della giudice Flores Liera, l’unica dei tre componenti del collegio a esprimere parere contrario. In 17 capitoli, la giudice sostiene che la CPI non aveva giurisdizione sui crimini compiuti dal comandante libico, una posizione che ha portato il ministro della Giustizia italiano, Carlo Nordio, a definire la situazione come un “pasticcio” del tribunale dell’Aja.
Le Argomentazioni della Giudice Flores Liera
Flores Liera argomenta che, sebbene i combattimenti e i disordini civili siano proseguiti in Libia dopo la morte di Gheddafi nel 2011, questi eventi non sono direttamente correlati a quelli che hanno portato al deferimento del Consiglio di Sicurezza dell’ONU. La giudice sottolinea un tentativo di “forzare un collegamento con gli eventi che hanno attivato la giurisdizione della Corte”, evidenziando che la situazione di tumulto in Libia, seppur in corso dalla Risoluzione ONU del 2011, non stabilisce automaticamente un legame sufficiente tra le accuse penali presentate dal Procuratore e la situazione deferita.
Un Profilo Accademico e Professionale di Rilievo
María del Socorro Flores Liera, prossima ai sessant’anni, si è laureata in legge all’Università Iberoamericana, specializzandosi in diritto internazionale all’Università Nazionale Autonoma del Messico. Ha partecipato attivamente al processo di creazione della CPI, di cui è stata la prima responsabile dell’ufficio di collegamento alle Nazioni Unite tra il 2006 e il 2007.
Esperienze Precedenti e Impegno per la Giustizia Internazionale
Prima di entrare alla CPI, Flores Liera è stata sottosegretario per l’America Latina e i Caraibi presso il ministero degli Esteri messicano, e ha ricoperto incarichi di direzione generale per le organizzazioni e gli affari globali. Nel corso della sua carriera, si è occupata di numerosi casi di diritto internazionale e diritti umani, pubblicando lavori su crimini internazionali e cambiamento climatico. Come giudice della CPI, ha lavorato su casi che vanno dal Congo alla Palestina, fino alle inchieste sul figlio di Gheddafi, Saif al-Islam, e su Germain Katanga.Nella sua candidatura alla CPI, Flores Liera ha espresso la convinzione che “la giustizia internazionale sia la chiave per raggiungere una riconciliazione duratura e la pace tra le comunità colpite da crimini atroci”, manifestando il desiderio di contribuire agli obiettivi dello Statuto di Roma.
Un Punto di Vista Necessario
La posizione di María del Socorro Flores Liera, pur controversa, solleva questioni fondamentali sulla giurisdizione e l’applicazione del diritto internazionale. La sua “dissenting opinion” invita a una riflessione critica sul ruolo della CPI e sulla necessità di un approccio equilibrato e rigoroso nell’affrontare crimini internazionali complessi.