Un cortometraggio napoletano in corsa per i David di Donatello
“Etnoragù”, il cortometraggio di Cristiano Esposito, si è guadagnato un posto in lizza per i prestigiosi David di Donatello, dopo aver già conquistato riconoscimenti in diverse città internazionali, tra cui Londra, Roma e New York. Il film, ambientato tra Napoli e Procida, è stato prodotto dalla Cooperativa Ar.Tu.Ro, vincitrice del Bando Cinema 2023, e sostenuto da una serie di enti e istituzioni, tra cui la Regione Campania, la Film Commission Regione Campania, il POC Campania 2014-2020, Coldiretti Napoli, Teatro Serra, Procida Wi-Fi e la Lega Navale.
La presentazione ufficiale del cortometraggio si è tenuta al Cinema “La Perla” di Napoli, con la partecipazione del cast e del critico Giuseppe Borrone. “Etnoragù” è una commedia che affronta con leggerezza e ironia il tema dell’incontro tra culture diverse, con un focus particolare sul ragù della domenica, un piatto simbolo della tradizione napoletana.
Il ragù come ponte tra culture
Al centro della trama di “Etnoragù” c’è la storia di Giulia, una giovane archeologa in Terra Santa, che presenta ai suoi genitori, Assunta e Giovanni, il suo fidanzato palestinese e musulmano, Abdul. Giovanni, un uomo tradizionalista e religioso, si trova a dover fare i conti con una nuova realtà, e rinuncia a molte delle sue abitudini per amore della figlia. La sfida principale, però, è rappresentata dal ragù della domenica, che per tradizione non può essere preparato senza l’aggiunta di carne di maiale.
La commedia si sviluppa attorno a questo delicato equilibrio tra le due culture, con una serie di situazioni divertenti e impreviste. Il ragù diventa un simbolo della tradizione napoletana e un ponte verso la cultura palestinese.
Un cast di talento e una colonna sonora originale
“Etnoragù” vanta un cast di talento, con Amedeo Colella nel ruolo di se stesso, anchorman televisivo esperto di cultura e tradizioni, Carolina Infante nei panni di Giulia, Stefania Ventura e Salvatore Misticone come Assunta e Giovanni, e Pietro Tammaro come Abdul. Il cast è completato da Alessandro Incerto, Mauro Palumbo e Tommaso Scotto di Uccio.
La colonna sonora originale del film è stata composta da Mario Fasciano, musicista, compositore, cantante, batterista e polistrumentista, che ha collaborato con star del rock come Ian Paice, Steve Morse e Rick Wakeman. Fasciano, con la sua mente rock e il suo cuore partenopeo, ha saputo creare una musica che si integra perfettamente con la trama del film, creando un’atmosfera coinvolgente e divertente.
Un cortometraggio che celebra la diversità e l’incontro tra culture
“Etnoragù” è un cortometraggio che celebra la diversità e l’incontro tra culture, con un tocco di ironia e leggerezza. Il film affronta il tema del confronto tra tradizioni diverse con sensibilità e intelligenza, mostrando come il cibo e la cultura possano essere un ponte tra persone e culture diverse.
La partecipazione di “Etnoragù” ai David di Donatello è un’ulteriore conferma della qualità del cortometraggio e del suo potenziale di successo. Il film rappresenta un esempio di come il cinema possa essere uno strumento potente per raccontare storie di incontro e di integrazione, promuovendo il dialogo e la comprensione tra culture diverse.
Una commedia che celebra l’incontro tra culture
“Etnoragù” è un cortometraggio che si distingue per la sua capacità di affrontare un tema delicato come l’incontro tra culture diverse con un tono leggero e ironico. La scelta di utilizzare il ragù della domenica come fulcro della trama è azzeccata, in quanto rappresenta un piatto simbolo della tradizione napoletana e un punto di riferimento per la famiglia e la convivialità. La commedia si sviluppa attorno a questo elemento centrale, mostrando come la cultura e la tradizione possano essere un ponte tra persone e culture diverse. La partecipazione di “Etnoragù” ai David di Donatello è un riconoscimento importante per il lavoro di Cristiano Esposito e del suo team, e rappresenta un’occasione per far conoscere al pubblico italiano e internazionale un cortometraggio che celebra la diversità e l’incontro tra culture.