Un’Europa non preparata alle crisi
Secondo un report sulla difesa europea redatto dall’ex presidente finlandese Sauli Niinisto, l’Unione Europea e i suoi Stati membri non sono ancora completamente preparati per gli scenari di crisi intersettoriali o multidimensionali più gravi. Il report, che mira a indirizzare il lavoro della Commissione di Ursula von der Leyen, evidenzia come la pandemia di Covid-19, la guerra in Ucraina e il cambiamento climatico siano eventi interconnessi che indicano un periodo prolungato di alto rischio e profonda incertezza per l’Ue.
“Dall’inizio di questo decennio, l’Ue ha vissuto la pandemia più grave in un secolo, la guerra più sanguinosa sul suolo europeo dalla seconda guerra mondiale, e l’anno più caldo nella storia registrata”, scrive Niinisto. “La pandemia di Covid-19 è stata una crisi di una natura e di una portata per cui tutti gli Stati membri e l’Ue nel suo insieme non erano sufficientemente preparati”.
L’ex presidente finlandese sottolinea come l’invasione russa dell’Ucraina abbia dimostrato la fragilità della pace e la necessità di una maggiore preparazione alle minacce militari. “L’invasione della Russia ha anche sottolineato la percezione di lunga data di Putin secondo cui l’Occidente e i popoli occidentali sono deboli”, afferma Niinisto.
Il report evidenzia anche l’impatto crescente degli eventi meteorologici estremi, che costringono l’Europa a confrontarsi con le conseguenze del cambiamento climatico non solo per le generazioni future, ma anche per il presente.
Le raccomandazioni di Niinisto
Per affrontare queste sfide, Niinisto propone una serie di raccomandazioni, tra cui:
- Promuovere un obiettivo di autosufficienza di 72 ore attraverso campagne informative coordinate, con l’obiettivo di garantire che le famiglie in tutta l’Unione siano preparate per un’autosufficienza di base minima di 72 ore in diversi tipi di emergenze.
- Investire congiuntamente nell’educazione al rischio dei cittadini su sicurezza informatica, rischi di catastrofe e disinformazione.
- Elaborare una proposta insieme ai Paesi membri per un servizio di cooperazione di intelligence a pieno titolo a livello europeo, senza emulare i compiti delle intelligence nazionali.
- Destinare il 20% del bilancio complessivo dell’Ue alla sicurezza e alla preparazione alle crisi.
- Sviluppare incentivi mirati per aumentare l’attrattiva delle carriere nella difesa, nella sicurezza e nella risposta alle emergenze tra le giovani generazioni.
- Promuovere scambi strutturati tra i Paesi membri per identificare le migliori pratiche in relazione ai modelli di servizio nazionale e di leva, ai programmi educativi e alla creazione di sistemi di riserva funzionanti.
L’importanza di una maggiore cooperazione e investimento
Il report di Niinisto sottolinea la necessità di una maggiore cooperazione e investimento in sicurezza e preparazione alle crisi. L’Ue deve lavorare insieme ai suoi Stati membri per sviluppare una strategia comune che affronti le sfide emergenti in modo efficace.
L’ex presidente finlandese fa appello a una riorganizzazione dei diversi strumenti di bilancio per mettere in campo un pacchetto coerente di finanziamenti, commisurato alla portata e alla complessità delle sfide in evoluzione. L’obiettivo è di garantire che l’Ue sia in grado di rispondere alle crisi in modo rapido ed efficace, proteggendo i suoi cittadini e i suoi interessi.
La necessità di una visione strategica
Il report di Niinisto evidenzia la necessità di una visione strategica per la sicurezza e la preparazione alle crisi in Europa. La crescente instabilità del mondo richiede un approccio proattivo e coordinato da parte dell’Ue e dei suoi Stati membri. La cooperazione e l’investimento in sicurezza sono essenziali per garantire la stabilità e la prosperità dell’Unione Europea.