Roma si prepara a vivere la magia delle festività con un appuntamento di eccezionale valore culturale e musicale. Giovedì 18 dicembre, alle ore 21:00, il prestigioso palcoscenico del Teatro Argentina ospiterà il tradizionale Concerto di Natale dell’Accademia Filarmonica Romana, un evento che chiude in bellezza la stagione concertistica dell’istituzione capitolina. Protagonista della serata sarà l’ensemble Concerto Romano, formazione di riferimento per il repertorio barocco, diretto dal suo fondatore Alessandro Quarta. Ad impreziosire il programma, la voce del soprano Carlotta Colombo, interprete di grande prestigio e specialista del repertorio rinascimentale e barocco.
Il concerto si configura come un raffinato viaggio musicale che intreccia energia spirituale, atmosfera natalizia e delicata poesia pastorale, attraverso le opere di quattro maestri del Barocco italiano. Un’occasione unica per immergersi nelle sonorità che hanno definito un’epoca e che ancora oggi riescono a toccare le corde più profonde dell’animo umano, specialmente nell’evocativo periodo dell’Avvento.
Un programma ricercato tra capolavori noti e riscoperte preziose
Il programma della serata è stato sapientemente costruito da Alessandro Quarta per offrire al pubblico un’esperienza musicale completa e variegata, che spazia tra sacro e profano, tra virtuosismo e intimo raccoglimento. L’apertura del concerto è affidata a una vera e propria rarità: il Concerto per il Santissimo Natale (op. 3 n. 12) di Francesco Onofrio Manfredini (1684-1762). Compositore e violinista pistoiese, Manfredini fu una figura di spicco nel Settecento, attivo presso la corte del principe Antonio Grimaldi di Monaco e successivamente maestro di cappella nel duomo della sua città natale. La sua “Pastorale per il Santissimo Natale” è una pagina di grande suggestione, che evoca le atmosfere rustiche e devote dei suoni dei pastori al presepio, un tema caro alla tradizione natalizia.
Seguirà il mottetto di Antonio Vivaldi In furore justissimae irae RV 626, una composizione di straordinario impatto emotivo e tecnico. Scritto durante il soggiorno romano del “Prete Rosso” tra il 1723 e il 1724, questo brano per soprano, archi e basso continuo è un esempio magnifico dello stile vivaldiano, caratterizzato da melodie espressive, contrasti dinamici e un’intensa drammaticità. La struttura, che alterna arie virtuosistiche a un recitativo, lascia ampio spazio all’improvvisazione e alla bravura dell’interprete, culminando in un brillante e trascinante Alleluja finale.
Il cuore della Notte di Natale in musica
Il concerto entrerà nel vivo dell’atmosfera natalizia con uno dei brani più celebri e amati del repertorio barocco: il Concerto grosso in sol minore op. 6 n. 8 “Fatto per la Notte di Natale” di Arcangelo Corelli. Composto probabilmente intorno al 1690, questo capolavoro fu eseguito per la prima volta durante la notte di Natale nel Palazzo Apostolico, alla presenza del pontefice. La sua celebre Pastorale finale, con il suo andamento cullante in 12/8, è diventata l’emblema musicale del Natale, capace di evocare con disarmante semplicità la pace e la serenità della Natività.
A chiudere la serata sarà la cantata “Oh di Betlemme altera povertà” di Alessandro Scarlatti, definita “Cantata pastorale per la natività di Nostro Signore Gesù Cristo”. Composta nel 1695, è la prima di quattro cantate natalizie che il musicista palermitano presentò in Vaticano. Questo brano rappresenta uno dei vertici della produzione sacra barocca e si distingue per la sua raffinata scrittura vocale e strumentale, che intreccia recitativi e arie evocando le melodie della tradizione del presepe.
Gli interpreti: eccellenze del panorama barocco
L’esecuzione di un programma così ricco e complesso è affidata a interpreti di comprovata esperienza e sensibilità artistica. L’ensemble Concerto Romano, fondato e diretto da Alessandro Quarta, è da anni impegnato in un’opera di riscoperta e valorizzazione del repertorio barocco, con un’attenzione particolare alla produzione romana, spesso poco conosciuta. La loro ricerca musicologica e la prassi esecutiva storicamente informata garantiscono interpretazioni di grande rigore e fascino.
La voce del soprano Carlotta Colombo, acclamata interprete del repertorio antico, darà vita alle complesse architetture vocali di Vivaldi e Scarlatti. La sua abilità nel dominare le agilità e nel restituire le più sottili sfumature espressive la rende la solista ideale per questo programma, che richiede non solo perizia tecnica ma anche una profonda intelligenza musicale.
Questo concerto si preannuncia dunque come un evento imperdibile per tutti gli amanti della musica e della cultura, un’occasione per celebrare il Natale attraverso la bellezza senza tempo di capolavori che continuano a parlare al cuore. Un modo, come sottolinea l’Accademia Filarmonica Romana, per lasciarsi sorprendere dalla ricchezza espressiva di queste pagine immortali.
