FANO – Un lancio che si trasforma in tragedia, un volo che si spezza a pochi metri da terra. L’aeroporto di Fano è stato teatro di un drammatico incidente costato la vita a due paracadutisti esperti: Ermes Zampa, 70 anni, stimato istruttore di Fano, e Violetta Laiketsion, 63 anni, nota videomaker di origini brasiliane residente a Rimini. I due sono precipitati al suolo dopo che i loro paracadute si sono urtati e aggrovigliati durante la fase finale della discesa, a una quota stimata tra i 30 e i 50 metri. Una distanza troppo breve per tentare qualsiasi manovra di emergenza, che ha reso l’impatto inevitabile e fatale.
La dinamica di una fatalità
La tragedia si è consumata nella tarda mattinata di domenica, durante un’attività di lancio sportivo che vedeva coinvolti un gruppo di 14 paracadutisti. Ermes Zampa e Violetta Laiketsion, insieme ad altri due amici della donna, si erano lanciati da un aereo Pilatus Porter. Secondo le prime ricostruzioni, Zampa si sarebbe lanciato per primo, mentre la Laiketsion per ultima, in quanto impegnata a riprendere come videomaker un lancio in tandem. Qualcosa, però, è andato storto nella fase di atterraggio.
Le due vele si sono toccate, un contatto fatale che ha fatto collassare le strutture, attorcigliando le funi e rendendo i paracadute ingovernabili. In una manciata di secondi, i due corpi sono precipitati al suolo davanti agli occhi di diverse persone presenti in aeroporto, tra cui personale di scalo e altri paracadutisti. Immediato l’allarme e l’intervento dei sanitari del 118, che purtroppo non hanno potuto far altro che constatare il decesso di entrambi.
“Non si sono visti, è stata una fatalità”, ripetono amici e colleghi sotto shock. Roberto Mascio, direttore della scuola di paracadutismo Skydive di Fano, ha raccontato di aver visto solo i due paracadute collassati venire giù, ipotizzando che i due non si siano resi conto della reciproca vicinanza. Una collisione inspiegabile, data l’enorme esperienza di entrambi.
Le vittime: due vite dedicate al cielo
La notizia ha scosso profondamente la comunità del paracadutismo italiano, dove Ermes e Violetta erano molto conosciuti e stimati.
- Ermes Zampa, 70 anni, di Fano, era un istruttore con oltre 2.000 lanci all’attivo. Ex autista in pensione, dedicava da oltre trent’anni la sua vita alla sua più grande passione. Lascia la moglie e due figli. Chi lo conosceva lo descrive come una persona prudente, tranquilla e un grande sportivo.
- Violetta Laiketsion, 63 anni, originaria del Brasile e residente a Bellariva di Rimini, era una vera e propria icona del paracadutismo femminile. Con oltre 5.000 lanci, era una videomaker esperta, specializzata in riprese ad alta quota, e collaborava stabilmente con la scuola di Fano. Molto attiva sui social, raccontava la sua passione attraverso la pagina “Lanciati in tandem” e un canale YouTube. Era stata anche presidente dell’associazione Lanciati.it.
Entrambi erano considerati “persone splendide, straordinarie”, come ricordato dal direttore della scuola di Fano, sottolineando che la loro mancanza sarà profondamente sentita.
Aperta un’inchiesta per omicidio colposo
Sulla tragedia la Procura della Repubblica di Pesaro ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, al momento a carico di ignoti. Si tratta di un atto dovuto per poter eseguire tutti gli accertamenti necessari a chiarire l’esatta dinamica dell’incidente. I Carabinieri, intervenuti sul posto, hanno posto sotto sequestro le attrezzature dei due paracadutisti, inclusi gli zaini con le vele e la videocamera che Violetta indossava sul casco. Le immagini registrate potrebbero rivelarsi fondamentali per la ricostruzione degli ultimi istanti prima dell’impatto.
È stata disposta anche l’autopsia sui corpi delle vittime, per verificare la loro condizione psico-fisica al momento del lancio ed escludere eventuali malori. Sebbene l’ipotesi di un errore umano o di una tragica fatalità sia al momento la più accreditata, gli inquirenti non escludono alcuna pista, inclusa quella di un possibile malfunzionamento tecnico o di una folata di vento improvvisa. L’analisi del video amatoriale girato da una persona presente sul posto, anch’esso acquisito agli atti, contribuirà a fare piena luce su una tragedia che ha lasciato un vuoto incolmabile nel mondo del paracadutismo.
