Il Consiglio di Amministrazione di Fincantieri ha dato il via libera al nuovo e ambizioso Piano Industriale per il quinquennio 2026-2030, un documento strategico che traccia la rotta per una crescita senza precedenti del colosso della cantieristica italiana. Battezzato “F4 – Fast Forward Further Future”, il piano poggia su pilastri solidi: un’espansione decisa nel settore della Difesa, il consolidamento della leadership nel segmento Cruise e un’accelerazione strategica nel promettente dominio dell’Underwater. I target finanziari sono la testimonianza più chiara di questa visione: l’obiettivo è raggiungere i 12,5 miliardi di euro di ricavi entro il 2030, con un balzo del 40% rispetto alle stime del 2025.
Una crescita che non si limita al fatturato, ma che punta a una redditività robusta e sostenibile. Il piano prevede infatti un Ebitda (Margine Operativo Lordo) di 1,25 miliardi di euro nel 2030, quasi raddoppiato (+90%) rispetto al 2025, con una marginalità attesa al 10%. Di conseguenza, l’utile netto è proiettato a raggiungere la soglia dei 500 milioni di euro. Questa performance sarà sostenuta da un portafoglio ordini che si prevede possa arricchirsi di commesse per oltre 50 miliardi di euro nell’arco del piano, con i primi nuovi importanti contratti nel settore Difesa attesi già a partire dal 2026.
La Difesa come Motore della Crescita
Il cuore pulsante della nuova strategia di Fincantieri è senza dubbio il settore della Difesa. In un contesto geopolitico globale caratterizzato da crescenti tensioni e dalla necessità per molte nazioni di modernizzare le proprie flotte, il gruppo intende giocare un ruolo da protagonista. Il piano prevede il raddoppio della capacità produttiva dei cantieri italiani dedicati al business militare per rispondere a una domanda, sia nazionale che internazionale, in forte accelerazione. L’obiettivo è ridurre i tempi di consegna, aumentare il numero di navi producibili e, di conseguenza, rafforzare la competitività del gruppo a livello mondiale. Si stima che il budget globale per la Difesa possa raggiungere i 2,93 trilioni di dollari nel 2030, con un incremento del 18,6% rispetto al 2025, un macro-trend che Fincantieri è pronta a intercettare.
L’Innovazione come Bussola: Nave Digitale e Underwater
Parallelamente alla Difesa, Fincantieri punta con decisione sull’innovazione tecnologica come fattore abilitante della sua crescita. Proseguono i progetti strategici focalizzati sull’integrazione tra nave fisica e nave digitale, con lo sviluppo della cosiddetta “navis sapiens”, un’imbarcazione intelligente e connessa. Questo percorso si intreccia con la transizione energetica, esplorando soluzioni propulsive sempre più sostenibili, dai carburanti alternativi all’idrogeno, fino alla visione futura del nucleare.
Un capitolo fondamentale del piano è dedicato al potenziamento del segmento Underwater. Il dominio sottomarino è considerato strategico non solo per applicazioni militari (sottomarini, droni, sistemi di sorveglianza e anti-sommergibile), ma anche per quelle civili e dual-use, come il monitoraggio e la protezione di infrastrutture critiche quali cavi sottomarini e asset energetici. Il mercato di riferimento per l’Underwater è previsto in forte espansione, con stime che indicano un raddoppio del suo valore da 22 a 43 miliardi di euro tra il 2026 e il 2030.
Solidità Finanziaria e Leadership nel Civile
La crescita delineata dal piano sarà accompagnata da una forte disciplina finanziaria. È prevista una decisa accelerazione nel percorso di riduzione del debito (deleveraging), sostenuta da una robusta generazione di cassa. L’indicatore PFN/EBITDA è atteso scendere a circa 1,0x entro il 2030, un segnale di grande solidità per gli investitori.
Nel settore civile, Fincantieri conferma la sua leadership indiscussa nel mercato delle navi da crociera, con una quota di mercato di quasi il 50% e un portafoglio che conta 34 navi con consegne fino al 2036. Anche in questo segmento, l’obiettivo è aumentare la produttività e l’efficienza, grazie a una riarticolazione della capacità produttiva globale del gruppo, che include anche il cantiere di Tulcea in Romania, e a un’ottimizzazione dei costi.
Le parole dell’Amministratore Delegato
Pierroberto Folgiero, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fincantieri, ha commentato: “Il Piano Industriale 2026-2030 rappresenta prima di tutto il manifesto industriale che nasce da una visione strategica del futuro, in un momento in cui la nostra industria sta attraversando un macro-trend positivo, sia nel settore civile che in quello militare”. Folgiero ha sottolineato come il piano segni l’ingresso in una nuova fase di crescita, basata sull’evoluzione, l’integrazione di talenti e tecnologie e l’ampliamento dei confini dell’industria navale. I dettagli della strategia saranno presentati alla comunità finanziaria durante il Capital Markets Day, previsto a Milano entro il primo trimestre del 2026.
