Un evento di straordinaria portata culturale e spirituale ha illuminato il cuore dell’Abruzzo. Domenica 14 dicembre, il prestigioso Teatro “Maria Caniglia” di Sulmona è stato il palcoscenico per la prima esecuzione assoluta della “Messa per Papa Celestino V”, un’opera monumentale composta dall’americano Larry Alan Smith. Questo concerto, ideato in occasione del Giubileo 2025, non è stato solo un appuntamento musicale di altissimo profilo, ma un vero e proprio omaggio a una delle figure più emblematiche e complesse della storia della Chiesa e del territorio: Pietro da Morrone.
Commissionata dalla Camerata Musicale Sulmonese, su brillante intuizione del suo direttore artistico, il Maestro Gaetano Di Bacco, l’opera rappresenta un ponte ideale tra due mondi. Da un lato, l’Abruzzo, terra di eremi e spiritualità che diede i natali a Celestino V; dall’altro, gli Stati Uniti, patria del compositore Larry Alan Smith, le cui radici familiari affondano proprio in questa regione, a Raiano. Un legame profondo, che Smith ha trasfuso in una partitura densa di significato, in cui musica e territorio si fondono in un racconto sonoro avvincente.
Una narrazione musicale della vita di un Santo
La “Messa per Papa Celestino V” si distingue per la sua architettura complessa e la sua profonda carica narrativa. L’opera, scritta per voce recitante, soli, coro di voci bianche, coro misto e orchestra, va oltre la tradizionale struttura liturgica per tracciare un ritratto musicale della vita di Pietro da Morrone. Come spiegato dallo stesso compositore, il lavoro si sviluppa come un racconto che accompagna l’ascoltatore attraverso i momenti cruciali dell’esistenza del santo: dalla quiete ascetica del suo ritiro nella grotta sul Monte Morrone, alla sorprendente elezione al Soglio Pontificio, fino al sofferto e storico gesto dell’abdicazione, avvenuta il 13 dicembre 1294.
La struttura musicale rispetta le cinque parti canoniche della messa – Kyrie eleison (in greco), Gloria, Credo, Sanctus e Agnus Dei (in latino) – ma le arricchisce con elementi testuali che ne amplificano la portata narrativa. Sono stati inseriti i Salmi 148, 24, 23 e 98, presentati nella suggestiva traduzione italiana seicentesca di Giovanni Diodati, e poesie originali scritte dallo stesso Smith. Questa scelta multilingue crea un affascinante dialogo tra la tradizione universale della Chiesa e la sensibilità contemporanea, rendendo l’opera accessibile e al tempo stesso profondamente radicata nella storia.
Un’imponente macchina sonora sul palco
La realizzazione di un progetto così ambizioso è stata possibile grazie alla sinergica collaborazione con il Conservatorio “Luisa D’Annunzio” di Pescara. Sul palco del “Caniglia”, una vera e propria “macchina sonora” di oltre settanta elementi ha dato vita alla partitura di Smith. Protagonisti dell’esecuzione sono stati l’Orchestra del Conservatorio di Pescara e il Coro della Virgola, entrambi magistralmente diretti dal Maestro Pasquale Veleno. A loro si è unito il Coro di voci bianche della Camerata Musicale Sulmonese, composto da giovani talenti tra gli 8 e i 13 anni e diretto dal Maestro Anna Galterio.
Le parti solistiche sono state affidate a due voci di grande talento: il soprano Licia Piermatteo e il basso-baritono sudcoreano Kim Seongwon, artista pluripremiato. A tessere il filo narrativo dell’opera, la voce recitante dell’attore Nicolas Zappa. L’evento è stato replicato con successo lunedì 15 dicembre presso l’Auditorium del Conservatorio di Pescara, offrendo a un pubblico più ampio l’opportunità di immergersi in questa esperienza musicale unica.
Un evento culturale a tutto tondo
La serata sulmonese è stata arricchita da iniziative collaterali che hanno contribuito a creare un’atmosfera di profonda riflessione storica e culturale. Prima del concerto, quattro studenti del Liceo Classico “Ovidio” di Sulmona hanno offerto al pubblico delle letture dedicate alla vita di Pietro da Morrone, includendo versi di Jacopone da Todi e un estratto della formula di abdicazione di Celestino V. Inoltre, nel foyer del teatro, è stata allestita una mostra fotografica dedicata al Papa eremita, curata da Luciano Fagagnini per l’Accademia Sulmonese di Fotografia, un ulteriore tassello per approfondire la conoscenza di questa figura storica.
Questo evento si inserisce nel ricco cartellone della 73ª Stagione Musicale della Camerata, confermando il ruolo di Sulmona come centro di produzione culturale vivace e attento a valorizzare il proprio patrimonio storico e spirituale, in un dialogo fecondo tra arte, storia e fede, particolarmente significativo nell’anno del Giubileo.
