Nardò, Lecce – Si chiude con delle scuse pubbliche, affidate alla trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?”, la vicenda di Tatiana Tramacere, la 27enne di Nardò che ha tenuto in apprensione la sua famiglia e un’intera comunità per undici giorni. “Chiedo scusa a tutti: alla mia famiglia, alle forze dell’ordine, a ogni cittadino di Nardò”, sono state le parole della giovane, diffuse dal programma di Rai 3, che ha seguito il caso sin dall’inizio. Una frase che segna l’epilogo di una storia complessa, un allontanamento volontario che ha innescato una macchina delle ricerche imponente e, successivamente, un acceso dibattito pubblico.

Undici giorni di angoscia e ricerche

Tutto ha inizio il 24 novembre 2023, quando Tatiana scompare dalla sua abitazione a Nardò, in provincia di Lecce. La giovane si allontana senza portare con sé né il telefono cellulare né i documenti, un dettaglio che alimenta immediatamente la preoccupazione dei familiari. Scatta subito la denuncia di scomparsa e partono le ricerche, coordinate dalla Prefettura di Lecce. Per giorni, forze dell’ordine, Vigili del Fuoco, Protezione Civile e numerosi volontari setacciano il territorio, estendendo le operazioni anche alle campagne circostanti con l’ausilio di droni e unità cinofile. L’appello della famiglia, rilanciato con forza anche dal sindaco di Nardò, Pippi Mellone, e dalla trasmissione “Chi l’ha visto?”, fa il giro d’Italia, mobilitando l’opinione pubblica e la comunità locale.

Il ritrovamento a pochi passi da casa

La svolta arriva nel tardo pomeriggio del 5 dicembre, undici giorni dopo la scomparsa. Tatiana viene ritrovata. Non si era mai allontanata da Nardò. Si trovava nella mansarda dell’abitazione di un amico, Dragos, a poche centinaia di metri da casa sua. A dare la notizia è lo stesso sindaco Mellone con un post sui social network: “Tatiana sta bene ed è in compagnia dei suoi affetti più cari. Ha prevalso il buonsenso e la responsabilità di chi ha capito che non si poteva andare oltre”. Il sollievo per il ritrovamento è immenso, ma lascia presto spazio a interrogativi e a un sentimento di sconcerto.

Le polemiche e le conseguenze legali

La scoperta che l’allontanamento di Tatiana era volontario e che la giovane si era nascosta per tutto il tempo a pochi passi da casa ha scatenato un’ondata di critiche e polemiche, soprattutto sui social media. Molti hanno puntato il dito contro il gesto della ragazza, accusandola di aver mobilitato inutilmente la macchina dei soccorsi e di aver giocato con i sentimenti di un’intera comunità. Altri, invece, hanno invitato alla comprensione, ipotizzando un possibile disagio personale alla base della sua decisione.

La vicenda, tuttavia, non si è conclusa con il solo dibattito pubblico. La Procura della Repubblica di Lecce ha aperto un fascicolo d’inchiesta per il reato di procurato allarme. Secondo quanto riportato, la 27enne rischierebbe una sanzione amministrativa, mentre l’amico che l’ha ospitata non dovrebbe affrontare conseguenze legali. La decisione di Tatiana di rompere il silenzio e chiedere scusa pubblicamente attraverso la televisione sembra essere un tentativo di placare le polemiche e spiegare, seppur indirettamente, le ragioni di un gesto che ha profondamente segnato la comunità di Nardò.

Di veritas

🔍 Il vostro algoritmo per la verità, 👁️ oltre le apparenze, 💖 nel cuore dell’informazione 📰

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *