La vita di Natuzza Evolo, una delle figure più carismatiche e discusse della spiritualità popolare italiana del Novecento, si trasforma in un grande evento teatrale. A maggio 2026 debutterà “Fortunata di Dio“, un’opera originale dedicata alla mistica di Paravati, frazione di Mileto (Vibo Valentia), la cui esistenza è stata un intreccio di fede, sofferenza e fenomeni straordinari. A dare volto e voce a “Mamma Natuzza” sarà l’attrice di origini calabresi Annalisa Insardà, in una produzione che si preannuncia come un vero e proprio kolossal spirituale.

Il progetto, nato dopo un lungo lavoro di preparazione, porta la firma di un team di professionisti di alto profilo. La scrittura è affidata al regista e sceneggiatore Andrea Ortis, già noto per grandi successi come “La Divina Commedia Opera Musical” e “Van Gogh Cafè”, al produttore Ruggero Pegna e al compositore Francesco Perri. La produzione è curata dalla Show Net srl, di proprietà dello stesso Pegna.

Un team d’eccezione per raccontare una vita straordinaria

La realizzazione di “Fortunata di Dio” si avvale di un team creativo di notevole esperienza. Andrea Ortis, con la sua regia visionaria, è chiamato a tradurre in linguaggio scenico una storia densa di spiritualità e umanità. Ruggero Pegna, oltre al ruolo di produttore, è co-autore del testo, portando una testimonianza personale e profonda. Pegna è infatti autore del libro “Miracolo d’Amore“, in cui racconta la sua guarigione da una grave forma di leucemia, un evento che attribuisce all’intercessione di Natuzza Evolo. Le musiche originali, elemento fondamentale per creare l’atmosfera emotiva dello spettacolo, sono composte da Francesco Perri, musicista e compositore già premiato a livello internazionale per le sue colonne sonore, tra cui quella per “The Guardian of The Ice”.

Il gruppo di lavoro si arricchisce inoltre della prestigiosa consulenza di Gianmario Pagano, teologo e autore del libretto del celebre musical “La Divina Commedia”, della collaborazione all’editing di Giusy Leone e del light e visual design di Virginio Levrio, firma di effetti immersivi in importanti opere moderne.

La trama: tre binari narrativi per un’unica storia di fede

L’opera teatrale si propone di ripercorrere l’intera esistenza di Fortunata Evolo, conosciuta da tutti come Natuzza, nata a Paravati il 23 agosto 1924 e scomparsa l’1 novembre 2009, nel giorno di Tutti i Santi. La narrazione si svilupperà attraverso tre binari narrativi, con l’intento di restituire la complessità di una figura che è stata al contempo donna umile, sposa, madre e mistica. Lo spettacolo non si limiterà a raccontare i fenomeni soprannaturali a lei attribuiti – come bilocazioni, stigmate, emografie e dialoghi con i defunti – ma intende approfondire la sua testimonianza di fede e la sua infinita capacità di accogliere il dolore altrui.

Come affermano gli stessi autori, l’opera nasce dalla volontà di portare in scena “una figura di grande devozione popolare, un simbolo di spiritualità e fede”. L’obiettivo è anche quello di far conoscere le importanti opere religiose e caritatevoli volute dalla mistica, oggi gestite dalla Fondazione Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime.

L’eredità di Natuzza: dal Santuario ai “Cenacoli di Preghiera”

Al centro della narrazione vi sarà anche l’eredità tangibile lasciata da Natuzza Evolo. Opere come il grande Santuario Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime, la cui chiesa è stata aperta al culto nel 2022 ed elevata a Santuario nel 2024, rappresentano il cuore pulsante della sua missione. Accanto al santuario, la “Villa della Gioia”, una struttura pensata per accogliere anziani e malati, e i “Cenacoli di Natuzza”, gruppi di preghiera sparsi in tutto il mondo, testimoniano la concretezza della sua carità.

Questi luoghi sono oggi meta di pellegrinaggio per migliaia di devoti, specialmente in occasione di ricorrenze significative come la Festa della Mamma, gli anniversari della sua nascita e morte, e la celebrazione del Cuore Immacolato di Maria.

Il percorso di beatificazione e il debutto a teatro

La figura di Natuzza Evolo ha ricevuto un importante riconoscimento ufficiale dalla Chiesa Cattolica. Dopo aver ottenuto il nulla osta dalla Congregazione delle Cause dei Santi, nel 2019 è stata proclamata Serva di Dio, primo passo del processo di beatificazione e canonizzazione. Questo percorso, che continua a raccogliere testimonianze sulla sua vita e sulle grazie ricevute per sua intercessione, conferisce un ulteriore spessore culturale e spirituale al progetto teatrale.

Il debutto di “Fortunata di Dio” è fissato per il 23 e 24 maggio 2026. La tournée iniziale toccherà i principali teatri della Calabria, partendo da Cosenza, Vibo Valentia, Catanzaro e Reggio Calabria, con l’intenzione di raggiungere successivamente altre città italiane. In linea con lo spirito di carità che ha animato tutta la vita della mistica, gli utili dello spettacolo saranno devoluti in beneficenza alla Fondazione da lei voluta. Maggiori informazioni su date e biglietti saranno rese note nei prossimi giorni.

Di veritas

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