L’Aula della Camera dei Deputati ha concesso la sua fiducia al Governo, approvando il cosiddetto “decreto Economia”. Il provvedimento, che ora attende il vaglio del Senato per la conversione definitiva in legge, ha ottenuto il via libera con 137 voti favorevoli, 89 contrari e 7 astenuti. Si tratta di un testo eterogeneo, definito “omnibus” dalle opposizioni, che interviene su una pluralità di settori strategici per il Paese, dalla modernizzazione infrastrutturale al sostegno sociale, passando per gli impegni internazionali e i grandi eventi sportivi.
Un Pacchetto di Misure per la Crescita e il Sostegno
Al centro del decreto vi è un robusto pacchetto di finanziamenti destinati a rinvigorire l’economia e a supportare ambiti cruciali. Tra le misure più significative spicca l’incremento delle autorizzazioni di spesa a favore di Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. (RFI), per un ammontare di 1.840 milioni di euro per l’anno 2025. Queste risorse sono finalizzate a potenziare e ammodernare la rete ferroviaria nazionale, un asset considerato fondamentale per la mobilità sostenibile e la competitività del sistema Italia.
Il decreto manifesta anche un forte impegno sul fronte della solidarietà internazionale. È stato infatti approvato un contributo a fondo perduto di 40 milioni di euro per il 2025 destinato all’Economic Resilience Action (ERA) Program dell’International Finance Corporation (IFC), parte del Gruppo Banca Mondiale. Questo stanziamento è specificamente rivolto a sostenere il settore privato in Ucraina, contribuendo alla resilienza economica del paese in un contesto di grave difficoltà.
Sostegno alla Prima Casa e al Diritto allo Studio
Una particolare attenzione è rivolta anche alle politiche abitative e alla formazione. Il “Fondo di garanzia per la prima casa”, strumento essenziale per facilitare l’accesso al credito per l’acquisto dell’abitazione principale, soprattutto per le giovani coppie e i nuclei familiari a basso reddito, vedrà la sua dotazione lievitare di 75,6 milioni di euro per il 2025. Un intervento che mira a dare risposte concrete a una delle principali preoccupazioni delle famiglie italiane.
Sul versante del diritto allo studio e della formazione specialistica, il provvedimento stanzia un aumento di 2.026.830 euro annui per il finanziamento delle borse di studio. I beneficiari di questo incremento saranno gli specializzandi delle categorie sanitarie non mediche, quali veterinari, odontoiatri, farmacisti, biologi, chimici, fisici e psicologi, riconoscendo il loro ruolo fondamentale all’interno del Servizio Sanitario Nazionale.
PNRR e Olimpiadi Milano-Cortina 2026: Scadenze e Nuove Risorse
Il decreto interviene anche sulla governance del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), fissando scadenze precise. Gli obiettivi finali individuati nei cronoprogrammi del Piano Nazionale Complementare (PNC) al Pnrr dovranno essere raggiunti, pena la revoca delle risorse, entro il termine ultimo del 31 dicembre 2026. Questa clausola mira a garantire il rispetto dei tempi e l’efficace messa a terra dei progetti finanziati.
Infine, un capitolo importante è dedicato ai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali “Milano-Cortina 2026”. La quota di risorse destinate al commissario straordinario per i XIV Giochi Paralimpici Invernali è stata incrementata di 44,41 milioni di euro. A questa cifra si aggiunge un ulteriore stanziamento fino a 15,2 milioni di euro per completare le opere essenziali e garantire il successo di un evento di portata globale, vetrina per l’Italia nel mondo.
Il Dibattito Politico: Visioni contrapposte
L’approvazione del decreto non è stata esente da un acceso dibattito politico. Il Partito Democratico (Pd) ha espresso un giudizio fortemente critico, definendo il provvedimento un “decreto omnibus che non offre un minimo di prospettiva”, lamentando una mancanza di visione strategica e un approccio frammentario ai problemi del Paese. Di parere diametralmente opposto Fratelli d’Italia (FdI), che ha rivendicato con orgoglio un emendamento approvato in commissione grazie al quale, secondo il partito di maggioranza, “Roma esce con la gestione commissariale”, un punto qualificante dell’intervento legislativo.
