Il caso del convegno su Gaza e la nuova circolare ministeriale
La recente cancellazione di un convegno su Gaza al liceo romano Righi, a seguito delle contestazioni del deputato leghista Rossano Sasso sulla mancanza di contraddittorio, ha acceso i riflettori sull’organizzazione degli eventi nelle scuole. In risposta a questo e ad altri episodi simili, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha emanato una circolare che introduce il principio della ‘par condicio’ nelle manifestazioni ed eventi scolastici.
I punti chiave della direttiva
La circolare ministeriale sottolinea l’importanza di invitare “ospiti ed esperti di specifica competenza ed autorevolezza” nelle manifestazioni scolastiche che trattano tematiche di rilevanza politica o sociale. Il documento evidenzia come le scuole debbano operare “in modo da assicurare il pieno rispetto dei principi del pluralismo e della libertà di opinione”, garantendo un “dialogo costruttivo e la formazione del pensiero critico”.
Inoltre, la nota ministeriale invita a promuovere iniziative “coerenti con gli obiettivi formativi della scuola” che favoriscano una conoscenza “più approfondita e il più possibile oggettiva dei temi proposti”, consentendo agli studenti di sviluppare un’opinione autonoma e non condizionata.
La reazione del Partito Democratico: timori per l’autonomia scolastica
La circolare ha suscitato immediate reazioni da parte del Partito Democratico, che vede a rischio l’autonomia delle scuole. Le parlamentari PD Irene Manzi e Simona Malpezzi hanno annunciato un’interrogazione parlamentare, definendo la circolare ambigua e suscettibile di interpretazioni che potrebbero incidere sull’autonomia scolastica e sul pluralismo educativo. “La scuola non è un luogo da sorvegliare, ma un luogo dove liberare le idee: perché solo dove si discute liberamente, si educa davvero alla cittadinanza”, hanno dichiarato le due esponenti del PD.
La replica di Valditara: ‘No all’indottrinamento, sì al pluralismo’
Il ministro Valditara ha respinto le accuse del PD, affermando che la circolare mira a promuovere il pluralismo, il pensiero critico e il libero dibattito nelle scuole. “Prendo atto che per il Pd invitare nei percorsi di istruzione al costante rispetto del pluralismo, alla formazione di un pensiero critico, al libero dibattito, per favorire nello studente lo sviluppo di una propria autonoma e non condizionata opinione, sarebbe in contrasto con l’autonomia scolastica”, ha replicato Valditara. Il ministro ha poi aggiunto: “Parole inquietanti che lasciano trasparire l’intenzione di voler confondere l’autonomia scolastica con pratiche di indottrinamento. La scuola costituzionale non si merita questa preoccupante confusione”.
Un equilibrio delicato tra autonomia e pluralismo
La questione sollevata dalla circolare Valditara evidenzia un equilibrio delicato tra l’autonomia delle istituzioni scolastiche e la necessità di garantire un pluralismo di voci e opinioni. Mentre è fondamentale preservare la libertà di insegnamento e l’autonomia organizzativa delle scuole, è altrettanto importante assicurare che gli studenti siano esposti a diverse prospettive e che sviluppino un pensiero critico in grado di valutare le informazioni in modo indipendente. La sfida sarà trovare un punto di incontro che permetta alle scuole di promuovere un dibattito aperto e costruttivo, senza cedere a logiche di indottrinamento o censure.
