Un’edizione ricca di contenuti e presenze internazionali

Con circa 2.700 brand espositori e oltre 1.000 buyer esteri provenienti da 75 Paesi, TTG Travel Experience e InOut | The Contract Community si preannunciano come appuntamenti imperdibili per il settore turistico. L’edizione di quest’anno, organizzata da Italian Exhibition Group (Ieg) e in apertura l’8 ottobre alla Fiera di Rimini, vedrà la partecipazione di 66 startup e offrirà un programma denso di eventi, con più di 400 voci in sette arene tematiche.

Il turismo italiano verso un 2025 da record

Le previsioni per il 2025 sono estremamente positive per il turismo italiano. Secondo un rapporto annuale del centro studi Srm-Intesa Sanpaolo, si prevede un aumento delle presenze turistiche che potrebbero superare i 481 milioni, con una crescita del 3,3% rispetto al 2024. A trainare questa crescita sarà soprattutto la componente straniera, che da sola potrebbe generare oltre 265 milioni di pernottamenti.

Innovazione al centro della scena

Anche quest’anno, l’innovazione è uno dei temi centrali del programma. Si spazierà dall’intelligenza artificiale, con l’incontro “Quello che l’IA non sa fare”, al neuro pricing e alle strategie psicologiche per dare nuovo valore ai prezzi. La trasformazione del turismo passa anche dalle persone che lo vivono e lo gestiscono, con un focus sulle competenze aggiornate e sui nuovi modelli di business.

Sostenibilità e futuro delle coste

La sostenibilità sarà un altro tema chiave, con eventi dedicati agli indicatori di futuro e alle strategie per una nuova era del turismo sostenibile. Un focus particolare sarà dedicato al mare, con discussioni sul turismo nautico, sull’andamento della stagione balneare, sui cambiamenti climatici e sulle strategie per il futuro sostenibile delle coste. Non mancherà un dibattito sulla spinosa questione delle concessioni balneari, inclusi indennizzi e proroghe al 2027, con l’intervento del ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini.

Overtourism e valorizzazione dei borghi

Un tema caldo sarà l’overtourism, con un corso di formazione-convegno organizzato da Italian Travel Press. Si discuterà di come le grandi città d’arte soffrano gli effetti del turismo di massa, mentre i borghi e l’Italia minore, spesso in condizione di undertourism, rappresentino una risorsa straordinaria ancora da valorizzare pienamente.

Enogastronomia e arte come motori del turismo

L’enogastronomia avrà un ruolo di primo piano, con la presentazione del rapporto Fipe su come la ristorazione possa trainare l’economia delle destinazioni e con il Travel Food Award 2025. Si parlerà anche di come l’arte possa essere un motore per il turismo, con la presentazione del “Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto e una riflessione sul legame tra arte e turismo.

TTG Next Startup: il futuro del turismo è già qui

Dopo il successo dello scorso anno, TTG Next Startup torna con numeri in crescita, confermandosi il laboratorio dove si incontrano giovani imprese italiane e internazionali pronte a presentare tecnologie, app, piattaforme e modelli di business che stanno trasformando il settore. Novità di questa edizione è l’Innovation Freestyle Jam, un’iniziativa che darà spazio alle idee più innovative.

La polemica sull’esclusione dello stand di Israele

La cerimonia inaugurale vedrà la partecipazione di importanti figure istituzionali, tra cui la ministra del Turismo Daniela Santanchè e il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad. Proprio quest’ultimo e il presidente dell’Emilia Romagna Michele de Pascale avevano chiesto a metà settembre l’esclusione dello stand di Israele alla fiera, una richiesta accolta da Italian Exhibition Group che ha sollevato le critiche dell’Ufficio nazionale israeliano del Turismo e un acceso dibattito politico.

Un’occasione per riflettere sul futuro del turismo

TTG Travel Experience e InOut rappresentano un’occasione importante per fare il punto sul futuro del turismo italiano, un settore in continua evoluzione che deve affrontare sfide complesse come la sostenibilità, l’overtourism e la necessità di innovare. La presenza di numerosi operatori internazionali e di startup innovative testimonia la vitalità del settore e la sua capacità di adattarsi ai cambiamenti del mercato. Tuttavia, la polemica sull’esclusione dello stand di Israele solleva interrogativi importanti sul ruolo del turismo come strumento di dialogo e di pace.

Di atlante

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