Il ritorno dell’incubo: Porto San Giorgio di nuovo sotto l’acqua

Porto San Giorgio, nel Fermano, si trova nuovamente a fare i conti con l’incubo degli allagamenti. A meno di due mesi dalla violenta alluvione del 28 settembre, che aveva già messo in ginocchio la città marchigiana, le intense piogge delle ultime ore hanno causato nuovi disagi, soprattutto nella zona collinare.

Via Medi, epicentro del disastro: un fiume di fango travolge Santa Vittoria

L’epicentro del problema è stato individuato in via Medi, nel rione di Santa Vittoria. A partire dalle prime ore del mattino, intorno alle 6:00, un vero e proprio fiume di fango ha invaso le strade, tracimando all’interno di abitazioni, garage e seminterrati. La furia dell’acqua e del fango non ha risparmiato nulla, portando con sé detriti e devastazione.

Scene di devastazione: arredi distrutti e case invase dal fango

Lo scenario che si presentava lungo via Medi era desolante. Montagne di mobili, suppellettili ed elettrodomestici, ormai irrimediabilmente danneggiati, erano ammassati lungo la strada, in attesa di essere portati in discarica. Le case, invase da acqua e melma, mostravano i segni della violenza dell’evento atmosferico.

Vigili del fuoco e volontari in prima linea: una corsa contro il tempo per liberare le abitazioni

I Vigili del fuoco sono intervenuti tempestivamente, lavorando senza sosta fianco a fianco con i residenti per spalare il fango e liberare i locali da acqua e melma, utilizzando le loro idrovore. Sul posto anche la Protezione Civile, per fornire supporto logistico e assistenza alla popolazione colpita. La solidarietà e l’impegno di tutti sono stati fondamentali per affrontare l’emergenza.

Il sindaco Vesprini riattiva il COC e chiede lo stato di emergenza

Il sindaco Valerio Vesprini, presente sul luogo fin dalle prime ore del mattino, ha immediatamente dato disposizione di riaprire il COC (Centro Operativo Comunale), già attivato in occasione dell’alluvione del 28 settembre. Il primo cittadino ha inoltre annunciato di aver richiesto nuovamente lo stato di emergenza, al fine di ottenere i fondi necessari per far fronte ai danni e avviare la ricostruzione.

Riflessioni su un territorio fragile e vulnerabile

La ripetizione di eventi calamitosi come questo a Porto San Giorgio solleva interrogativi urgenti sulla vulnerabilità del territorio e sulla necessità di interventi strutturali per mitigare il rischio idrogeologico. È fondamentale investire in prevenzione e pianificazione territoriale per proteggere le comunità e garantire un futuro più sicuro.

Di veritas

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