GPA 2024: Un focus sull’Intelligenza Artificiale e la Privacy
Dal 15 al 19 settembre, Seoul ha ospitato la 47a edizione della Global Privacy Assembly (GPA), un evento cruciale che ha riunito oltre 140 Autorità e agenzie di protezione dati e privacy da tutto il mondo. L’edizione di quest’anno ha posto un forte accento sull’intelligenza artificiale (IA) e sulle sue implicazioni per la tutela dei diritti fondamentali e la protezione dei dati personali. Una delegazione del Garante italiano, composta dalla Vice Presidente Ginevra Cerrina Feroni e dai componenti del Collegio, Agostino Ghiglia e Guido Scorza, ha partecipato attivamente ai lavori, contribuendo in modo significativo alle discussioni e alle decisioni finali.
Risoluzioni chiave per affrontare le sfide dell’IA
I lavori della GPA si sono conclusi con l’approvazione di tre importanti risoluzioni. La prima, co-sponsorizzata dal Garante italiano, si concentra sui rischi derivanti dall’uso dei dati personali per l’addestramento dei modelli di IA. Questa risoluzione riafferma che le norme sulla protezione dei dati si applicano pienamente all’intelligenza artificiale e sottolinea cinque principi fondamentali: una base giuridica corretta, la limitazione delle finalità, la minimizzazione dei dati, la trasparenza e l’accuratezza. Le Autorità si sono impegnate a sensibilizzare sviluppatori e decisori, a rafforzare il coordinamento nell’enforcement e a condividere esperienze sull’IA generativa, un campo in rapida evoluzione che solleva nuove e complesse questioni in termini di privacy e protezione dei dati.
Supervisione Umana e Educazione Digitale: Ulteriori Impegni
Le altre due risoluzioni approvate dalla GPA riguardano la necessità di una supervisione umana reale ed effettiva delle decisioni automatizzate, evitando che tale supervisione si riduca a una mera formalità. Inoltre, è stata sottolineata l’urgenza di integrare la protezione dei dati nell’educazione digitale, fin dalla prima infanzia e per tutto il percorso scolastico e universitario. Questo obiettivo sarà perseguito attraverso programmi di alfabetizzazione che mirano a combattere fenomeni sempre più diffusi e pericolosi come il cyberbullismo, i deepfake e i furti d’identità.
Il Ruolo del Garante Italiano
La partecipazione attiva del Garante italiano alla GPA e il suo ruolo di co-sponsor nella risoluzione sull’IA testimoniano l’impegno del nostro paese nella promozione di un approccio responsabile e rispettoso dei diritti fondamentali nell’ambito dello sviluppo e dell’utilizzo delle nuove tecnologie. L’attenzione del Garante verso le implicazioni etiche e giuridiche dell’IA è fondamentale per garantire che l’innovazione tecnologica vada di pari passo con la tutela dei diritti dei cittadini.
Un passo avanti nella governance dell’IA
La Global Privacy Assembly ha compiuto un passo importante nel definire un quadro di riferimento per la governance dell’IA che pone al centro la protezione dei dati personali. Le risoluzioni approvate rappresentano un impegno concreto da parte delle autorità di tutto il mondo a collaborare per affrontare le sfide poste dall’IA e a garantire che questa tecnologia sia utilizzata in modo responsabile e trasparente. Sarà fondamentale monitorare l’implementazione di queste risoluzioni e valutare la loro efficacia nel proteggere i diritti dei cittadini nell’era dell’intelligenza artificiale.
