La confessione della “regina della ketamina”

Jasveen Sangha, 42 anni, si è dichiarata colpevole di aver fornito la ketamina che ha portato alla morte di Matthew Perry, l’indimenticabile Chandler Bing di Friends. La spacciatrice, soprannominata la “regina della ketamina”, è in carcere dall’agosto 2024 e rischia fino a 65 anni di reclusione. La sua confessione rappresenta una svolta significativa nelle indagini sulla morte dell’attore, avvenuta nell’ottobre 2023.

I dettagli dell’indagine e la rete di spacciatori

Secondo gli inquirenti, Sangha riforniva di ketamina Erik Fleming, ex produttore televisivo, che a sua volta la consegnava a Kenneth Iwamasa, assistente personale di Perry. Iwamasa avrebbe iniettato all’attore almeno tre dosi letali il giorno del decesso. Sia Fleming che Iwamasa hanno già ammesso le proprie responsabilità e attendono la sentenza in novembre. L’indagine ha quindi svelato una complessa rete di spacciatori e complici che ha contribuito alla tragica fine di Perry.

Il ruolo dei medici e la lotta contro la dipendenza

Oltre alla “regina della ketamina” e ai suoi complici, anche due medici, Mark Chavez e Salvador Plasencia, hanno riconosciuto di aver prescritto e venduto la droga a Perry nelle settimane precedenti la sua morte. La star di Friends aveva lottato per decenni contro la dipendenza da sostanze, e la sua morte ha riacceso il dibattito sulla necessità di un maggiore sostegno per le persone che combattono contro questa malattia. La vicenda mette in luce le fragilità umane dietro la facciata del successo e la necessità di un approccio più umano e comprensivo verso chi lotta contro le dipendenze.

Il ritrovamento e l’autopsia

Matthew Perry, 54 anni, fu trovato morto nell’ottobre 2023 nella jacuzzi della sua villa di Pacific Palisades. L’autopsia rivelò alti livelli di ketamina nel suo corpo, un potente anestetico, facendo scattare l’inchiesta della procura di Los Angeles. La ketamina, sebbene utilizzata in ambito medico, può essere letale se assunta in dosi elevate o in combinazione con altre sostanze.

Riflessioni sulla perdita e la responsabilità

La morte di Matthew Perry è una tragedia che tocca profondamente i fan di Friends e il mondo dello spettacolo. La confessione della “regina della ketamina” e il coinvolgimento di altre persone nella sua morte sollevano interrogativi sulla responsabilità individuale e collettiva nella lotta contro la dipendenza. È fondamentale che la giustizia faccia il suo corso, ma è altrettanto importante che la società si interroghi su come prevenire tragedie simili in futuro. La vicenda di Perry ci ricorda la fragilità della vita umana e l’importanza di offrire sostegno e comprensione a chi lotta contro le dipendenze.

Di euterpe

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