
Una veduta del tribunale di Bologna, 15 marzo 2023. ANSA/ ALESSANDRO CORI
Un caso riaperto: da suicidio a omicidio aggravato
La vicenda risale al 5 settembre 2021, quando Daniela Gaiani, 58 anni, fu trovata senza vita nella sua abitazione a Castello d’Argile, in provincia di Bologna. Inizialmente archiviato come un possibile suicidio, il caso è stato riaperto grazie alle indagini della Procura, che hanno portato all’incriminazione del marito, Leonardo Magri, 63 anni. Il Gup del Tribunale di Bologna, Salvatore Romito, ha ora disposto il rinvio a giudizio di Magri con l’accusa di omicidio aggravato.
Le accuse e la difesa dell’imputato
Leonardo Magri, che si è sempre dichiarato innocente, dovrà comparire davanti alla Corte d’Assise il 24 settembre, presieduta dal giudice Fabio Cosentino. L’accusa, rappresentata dal pm Augusto Borghini, contesta l’omicidio aggravato dalla relazione sentimentale e dai futili motivi. Secondo la Procura, Magri avrebbe ucciso la moglie perché la considerava un ostacolo alla sua relazione con un’altra donna più giovane. L’uomo è difeso dall’avvocato Ermanno Corso.
Contraddizioni e prove medico-legali
Nell’udienza preliminare, il pm Borghini ha evidenziato le incongruenze nelle dichiarazioni di Magri durante gli interrogatori e le risultanze degli accertamenti medico-legali. Mentre inizialmente si ipotizzava un’asfissia meccanica, gli esami hanno rivelato che la morte è sopraggiunta per strangolamento. Inoltre, la Procura ha sottolineato come l’imputato abbia fornito versioni contrastanti sul ritrovamento del corpo: alla sua amante avrebbe detto di aver trovato la moglie sul divano, mentre agli investigatori ha dichiarato di averla scoperta nel letto al suo risveglio.
Le parti civili e l’impegno contro la violenza sulle donne
Nel processo si costituiranno parte civile la sorella e il fratello della vittima, assistiti dall’avvocato Daniele Nicolin, e i genitori, rappresentati dall’avvocata Valentina Niccoli. Un segnale importante è la costituzione come parte civile dell’Associazione ‘La Caramella Buona onlus’, da sempre impegnata nella lotta alla pedofilia e nel contrasto alla violenza sulle donne, con l’avvocata Barbara Iannuccelli. La loro presenza sottolinea l’importanza di contrastare ogni forma di violenza di genere e di tutelare le vittime e i loro familiari.
Un caso che solleva interrogativi
Il rinvio a giudizio di Leonardo Magri rappresenta un passo importante verso la ricerca della verità sulla morte di Daniela Gaiani. Le contraddizioni nelle dichiarazioni dell’imputato e le prove medico-legali pongono seri interrogativi sulla sua innocenza. Sarà il processo a fare piena luce su questa tragica vicenda, che evidenzia ancora una volta la piaga del femminicidio e la necessità di un impegno costante per contrastare la violenza di genere.