
Un debutto da sogno al PalaRadi
Il PalaRadi di Cremona ha fatto da cornice a un momento storico per la pallavolo italiana. Sul match ball del terzo set, con il punteggio di 24-18 a favore di Casalmaggiore contro Concorezzo, il coach ha chiamato in campo Arianna Manfredini. Un cambio che ha fatto sussultare il pubblico, non solo per l’importanza del momento, ma soprattutto perché la numero 2, Arianna Manfredini, ha appena 13 anni. Compirà 14 anni a novembre, ma già ora può vantare un record invidiabile: è la giocatrice più giovane di sempre a debuttare in Serie A.
Pochi istanti dopo il suo ingresso, Costagli ha chiuso l’incontro sul 25-18, regalando a Casalmaggiore tre punti fondamentali nella Pool Salvezza. Ma l’emozione più grande era palpabile sul volto di Arianna, che ha festeggiato il suo debutto da record insieme alle compagne di squadra.
Le parole della protagonista: “Un sogno che si avvera”
“È stato un sogno”, racconta Arianna il giorno dopo la partita. “Ero molto agitata, poi quando è arrivato il momento in cui sono stata chiamata dal coach mi sono tranquillizzata. Il tecnico Cuello mi ha dato tutte le indicazioni del caso ed è stato bellissimo, ho sentito anche l’affetto dalle tribune delle compagne dell’Under 16 e dell’Under 18 con cui fino ad ora ero scesa in campo”.
Un’emozione indescrivibile per una ragazzina che fino a poco tempo fa sognava di poter giocare con le “grandi” e che ora si ritrova a condividere il campo con atlete professioniste. Un sogno diventato realtà grazie al suo talento, alla sua determinazione e al supporto di chi ha creduto in lei.
Il ritratto di una giovane promessa
Arianna Manfredini non è solo una promessa della pallavolo, ma anche una studentessa modello. “Ha grande talento e determinazione”, dice il suo allenatore Matteo D’Auria. “Fa il libero e, oltre ad essere brava sul campo, lo è anche a scuola, la cosa più importante a questa età. Frequenta la terza media, ma in campo sembra un’adulta. Nello spogliatoio è amica di tutti e, quando si è alzata dalla panchina, è scoppiata la festa. Mi dispiace non sia arrivata la palla giusta, altrimenti sono sicuro che si sarebbe buttata per difenderla. È troppo determinata per avere timore, anche in Serie A2. Deve ancora crescere, ma è davvero una ragazzina ostinata che dà sempre il massimo”.
Parole che descrivono una giovane atleta con la testa sulle spalle, consapevole del suo talento e determinata a raggiungere i suoi obiettivi, senza però trascurare l’importanza dello studio e dell’amicizia.
Il futuro è tutto da scrivere
“Essere la più giovane giocatrice ad entrare in serie A è un traguardo straordinario”, ha aggiunto Arianna sul profilo Facebook della sua società. “È stato il frutto di tanto impegno, ma ora sono pronta ad affrontare nuove sfide”, come la finale persa per il terzo/quarto posto del campionato territoriale per la categoria U16. Una sconfitta che non toglie la gioia del debutto fra le grandi e la speranza per il futuro.
Il futuro di Arianna Manfredini è tutto da scrivere, ma una cosa è certa: con il suo talento, la sua determinazione e il supporto di chi la circonda, potrà togliersi grandi soddisfazioni e continuare a far sognare i tifosi di Casalmaggiore e della pallavolo italiana.
Un esempio di talento e determinazione
Il debutto di Arianna Manfredini in Serie A2 è una storia che ispira e che dimostra come, con impegno e passione, i sogni possano diventare realtà, anche a soli 13 anni. La sua determinazione e il suo talento sono un esempio per tutti i giovani atleti che aspirano a raggiungere grandi traguardi. È importante sottolineare come, nonostante il successo sportivo, Arianna continui a dedicarsi con impegno allo studio, dimostrando una maturità e una consapevolezza che vanno oltre la sua giovane età.