Un Talento Premato e Acclamato
Filippo Gorini, classe 1994, si è affermato come uno dei pianisti più brillanti della sua generazione. Il Premio Abbiati 2022 come miglior solista ne è la conferma, così come i suoi recenti debutti alla Scala di Milano e alla Carnegie Hall di New York. La sua interpretazione è apprezzata per la profondità emotiva e l’attenzione ai dettagli, qualità che lo rendono particolarmente adatto ad affrontare repertori complessi e variegati.
Un Progetto Triennale all’Insegna dell’Innovazione
Il progetto triennale che Gorini inaugura al Teatro Argentina di Roma rappresenta un’ambiziosa esplorazione del repertorio pianistico. L’idea di affiancare i classici Beethoven e Schubert a un compositore contemporaneo come Kurtág testimonia la volontà di creare un dialogo tra epoche e stili diversi, offrendo al pubblico un’esperienza musicale stimolante e inedita.
Le Prime Esecuzioni di Kurtág: Un Omaggio all’Umanità
Il cuore del concerto è rappresentato dalle prime esecuzioni italiane di composizioni tratte dalla raccolta *Játékok* di György Kurtág. *Játékok*, che significa “Giochi” in ungherese, è un progetto musicale iniziato nel 1973, concepito inizialmente a scopo didattico, ma divenuto nel tempo un’espressione compiuta della poetica del compositore. Gorini eseguirà tre inediti: *Hazatérés [Tornare di nuovo a casa] – Hommage à Eötvös Péter 80 (2023-24)*, *In memoriam Gyuri Maros (2023)* e *Màrta Ligatùràja (2022)*, accanto a *In memoriam Edison Denisov (1996)* e *Kedves*, composto negli anni Cinquanta. Gorini, che ha avuto l’opportunità di conoscere e lavorare con Kurtág, sottolinea l’intensità e l’umanità che traspaiono dalla sua musica, capace di esprimere l’essenza dell’esistenza senza filtri.
Beethoven e Schubert: Due Capolavori a Confronto
Il programma si completa con l’esecuzione delle ultime Sonate per pianoforte di Beethoven (la Sonata n. 32) e Schubert (la Sonata in Si bemolle maggiore). Due capolavori assoluti che rappresentano il culmine della produzione pianistica dei due compositori, caratterizzati da una profonda introspezione e da una straordinaria ricchezza espressiva. L’accostamento di queste opere, scritte a pochi anni di distanza l’una dall’altra, permetterà al pubblico di apprezzare le diverse sfumature del Romanticismo musicale.
La Filarmonica Romana: Un Sostegno ai Giovani Talenti
La Filarmonica Romana ha dimostrato ancora una volta la sua attenzione verso i giovani talenti, ‘fiutando’ le potenzialità di Gorini già nel 2017 e nel 2019. Questo nuovo progetto triennale rappresenta un ulteriore passo avanti nel sostegno alla sua carriera e un’opportunità per il pubblico romano di apprezzare le sue qualità artistiche.
Un Concerto da Non Perdere
Il concerto di Filippo Gorini al Teatro Argentina rappresenta un evento imperdibile per gli amanti della musica classica. La combinazione di prime esecuzioni di un compositore contemporaneo di rilievo come Kurtág e di capolavori del repertorio beethoveniano e schubertiano promette un’esperienza musicale intensa e appagante, capace di stimolare la mente e il cuore.
