
Verso la Chiarezza Normativa sugli Autovelox
Il panorama delle sanzioni per eccesso di velocità si prepara a una svolta significativa. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha annunciato l’imminente entrata in vigore di un decreto che promette di fare chiarezza sull’omologazione degli autovelox. La novità principale riguarda i dispositivi approvati a partire dal 13 giugno 2017, che saranno considerati automaticamente omologati. Questa misura, contenuta nelle disposizioni transitorie del decreto, mira a mettere fine a una lunga serie di contestazioni e ricorsi che hanno afflitto il settore.
Dettagli del Decreto e Disposizioni Transitorie
Il decreto, composto da sette articoli e un allegato tecnico dettagliato, stabilisce le caratteristiche, i requisiti e le procedure per l’omologazione, la taratura e la verifica dei sistemi di rilevamento della velocità. L’articolo 6, in particolare, introduce una disposizione transitoria cruciale: i dispositivi approvati secondo il decreto ministeriale del 13 giugno 2017, n. 282, sono da considerarsi omologati d’ufficio, in quanto già conformi alle specifiche tecniche. Per gli altri dispositivi, sarà necessario seguire una procedura di omologazione tassativa, con la disattivazione degli apparecchi fino al completamento della stessa. I titolari dell’approvazione di dispositivi antecedenti all’entrata in vigore del decreto avranno sei mesi per integrare la documentazione e richiedere l’omologazione.
Reazioni e Commenti
Giordano Biserni, presidente dell’Associazione amici e sostenitori della polizia stradale (Asaps), ha accolto con favore il provvedimento, sottolineando come la velocità eccessiva sia una delle principali cause di incidenti stradali. L’Asaps auspica che il decreto possa ristabilire un clima di fiducia tra gli automobilisti e le autorità preposte al controllo del rispetto delle regole. Tuttavia, le associazioni dei consumatori, come il Codacons, avvertono che gli autovelox non conformi dovranno essere disattivati per evitare una nuova ondata di ricorsi, con conseguenti costi legali per i comuni.
Implicazioni e Rischi per i Comuni
Il Codacons ha evidenziato che l’applicazione del decreto comporterà la disattivazione degli autovelox non conformi agli standard ministeriali, almeno fino al completamento dell’iter di omologazione. In caso contrario, le sanzioni elevate da tali dispositivi potrebbero essere invalidate da prefetti e giudici di pace, aprendo la strada a una valanga di ricorsi. Questo scenario potrebbe generare ingenti costi legali a carico delle casse comunali, mettendo a rischio la stabilità finanziaria degli enti locali.
L’Importanza dell’Omologazione e della Taratura
L’omologazione e la taratura degli autovelox sono processi fondamentali per garantire l’accuratezza e l’affidabilità delle misurazioni della velocità. Questi processi verificano che i dispositivi rispettino gli standard tecnici e legali, assicurando che le sanzioni siano emesse sulla base di dati corretti e verificabili. Un autovelox non omologato o non tarato correttamente può produrre misurazioni errate, con conseguenze significative per gli automobilisti e per la credibilità delle autorità preposte al controllo.
Verso una Maggiore Certezza Giuridica e Sicurezza Stradale
Il nuovo decreto rappresenta un passo avanti verso una maggiore certezza giuridica nel campo delle sanzioni per eccesso di velocità. L’omologazione automatica dei dispositivi più recenti e la procedura di verifica per quelli più datati dovrebbero ridurre il numero di ricorsi e garantire che le sanzioni siano applicate in modo equo e trasparente. Tuttavia, è fondamentale che i comuni si adeguino rapidamente alle nuove disposizioni, disattivando gli autovelox non conformi e investendo nell’omologazione dei dispositivi esistenti. Solo così sarà possibile garantire la sicurezza stradale e la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.