
Un’immersione nel buio: ‘In Vain’ di Georg Friedrich Haas
Il 18 marzo, l’Aula Magna della Sapienza di Roma si trasformerà in un palcoscenico unico per l’esecuzione di ‘In Vain’ del compositore austriaco Georg Friedrich Haas. L’Orchestra di Padova e del Veneto, sotto la direzione di Marco Angius, offrirà al pubblico un’esperienza sensoriale totale, dove musica, luce e oscurità si fondono in un’unica entità. Quest’opera, che ha debuttato a Vienna nel 2000, è nota per la sua audace esplorazione della microtonalità e per l’integrazione di precise indicazioni sull’illuminazione in sala durante l’esecuzione, portando l’ascoltatore in un viaggio interiore attraverso il suono e il silenzio.
L’Orchestra di Padova e del Veneto, con oltre sessant’anni di attività, si distingue nel panorama musicale italiano per la sua dedizione al repertorio contemporaneo. La loro interpretazione di ‘In Vain’ promette di essere un evento memorabile, un’occasione per sperimentare la musica in una dimensione completamente nuova.
Un’esplorazione sensoriale del vuoto
Marco Angius descrive ‘In Vain’ come un’opera rivelatrice del XXI secolo, una riflessione sul concetto di vuoto che si manifesta attraverso un’esplorazione sensoriale unica. L’opera, della durata di circa un’ora, gioca con le condizioni d’ascolto, immergendo il pubblico in un’oscurità che amplifica la percezione sonora.
In questo contesto, i musicisti stessi devono adattarsi a una nuova realtà, orientandosi nello spazio senza la guida visiva del direttore. Questo crea un’esperienza di ascolto inedita, in cui l’universo sonoro si espande e si contrae, trasformando l’ascoltatore in un protagonista attivo all’interno di un labirinto percettivo.
Il teatro del suono: un viaggio interiore
‘In Vain’ rappresenta un approccio innovativo all’esperienza dell’ascolto, trasformando l’opera musicale in un viaggio interiore. La combinazione di elementi spettrali e microtonali con la consapevolezza dei musicisti e del pubblico crea un’esperienza immersiva che coinvolge profondamente lo spettatore.
Questo lavoro emblematico di Haas, ampiamente imitato, affronta l’esperienza dell’ascolto da una prospettiva completamente nuova, in cui il teatro del suono si sposta nella mente dello spettatore, rendendo l’esperienza musicale un’esplorazione personale e intima.
Un’esperienza culturale immersiva
L’esecuzione di ‘In Vain’ a Roma rappresenta un’opportunità unica per il pubblico di immergersi in un’esperienza culturale che va oltre la semplice fruizione musicale. L’opera di Haas sfida le convenzioni e invita l’ascoltatore a esplorare nuove dimensioni sensoriali, offrendo una prospettiva inedita sul rapporto tra suono, spazio e percezione. L’evento si preannuncia come un momento di profonda riflessione e scoperta, capace di arricchire il panorama culturale della città.