
Un programma all’insegna della sperimentazione
Il Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma (MAXXI) ha annunciato il suo programma per il 2025, confermandosi come uno spazio di ricerca e sperimentazione aperto alle diverse forme d’arte. A partire dal 18 aprile, due grandi progetti daranno il via alla stagione: la collettiva Something in the Water e la mostra Stop Drawing: Architettura oltre il disegno.
Something in the Water: l’acqua come metafora e connessione
Curata da Oscar Tuazon, Something in the Water esplora l’acqua come elemento essenziale e metaforico per gli artisti. La mostra, allestita nella Galleria, si presenta come un’esperienza fluida che connette artisti di diverse generazioni e provenienze. Tra i nomi presenti figurano lo stesso Tuazon, Lita Albuquerque, Saif Azzuz, Matthew Barney, Christo, Abraham Cruzvillegas, Torkwase Dyson, Leslie Hewitt, Nancy Holt, Anna Sew Hoy, Pavlo Makov, Marjetica Potrč e Virginia Overton. Le opere esposte utilizzano l’acqua come veicolo per esplorare temi ambientali, sociali e culturali.
Stop Drawing: l’evoluzione del disegno architettonico
Stop Drawing: Architettura oltre il disegno, a cura di Pippo Ciorra, indaga i mutamenti dell’architettura attraverso l’evoluzione del disegno. La mostra ripercorre la storia del disegno architettonico, da strumento imprescindibile per la progettazione a elemento integrato o sostituito da tecniche digitali, pratiche artistiche e forme di partecipazione. Le opere di autori come Carlo Scarpa, Aldo Rossi, Superstudio, Frida Escobedo e Atelier Bow Wow dialogano con simulazioni digitali, collage, video, performance e tessile di artisti come Gordon Matta-Clark, Frank Gehry, Greg Lynn, Philippe Rahm e Hans Hollein.
Entrate: il design trasforma la hall del MAXXI
Dal 23 maggio, il MAXXI ospiterà la prima edizione di Entrate, un programma pluriennale dedicato al design. Il designer spagnolo Nacho Carbonell trasformerà la hall del museo con un grande albero di 7 metri, creando un ambiente immersivo con luci, reti da pesca, oggetti e arredi fruibili da tutti.
Stadi: architettura, mito e società
A partire dal 30 maggio, la mostra Stadi. Architettura e mito, a cura di Manuel Orazi, Fabio Salomoni e Moira Valeri, offrirà uno sguardo inedito sugli stadi, strutture architettoniche che sono anche simboli di passioni e cambiamenti sociali. La mostra esplorerà la storia delle città attraverso la cultura e l’identità collettiva, con un focus sugli impianti italiani.
Videoarte e arte relazionale
Dal 29 maggio, la galleria 5 del MAXXI ospiterà Douglas Gordon. Pretty much every film and video work from about 1992 until now, una retrospettiva sull’opera filmica di Douglas Gordon. Dal 31 ottobre, 1+1 – The relational years, curata da Nicolas Bourriaud, celebrerà il movimento dell’Arte Relazionale a distanza di tre decenni dalla sua nascita.
Rosa Barba e Roma nel Mondo
Il 28 novembre segnerà l’apertura della monografica dedicata a Rosa Barba, a cura di Francesco Stocchi, e di Roma nel Mondo, a cura di Ricky Burdett, un’esplorazione dei fattori che definiscono la città di Roma, il suo ruolo tra le megalopoli e nell’immaginario collettivo.
Il MAXXI L’Aquila: tessuti, identità e Andrea Pazienza
Il MAXXI L’Aquila ospiterà dal 6 giugno True Colors. Tessuti, movimento, colori e identità, una mostra che esplora l’uso del tessuto come rappresentazione dell’identità. Dal 5 dicembre, Andrea Pazienza. La matematica del segno anticiperà la monografica che il MAXXI di Roma dedicherà al fumettista nel 2026.
Un museo in continua evoluzione
Il programma 2025 del MAXXI conferma la sua vocazione di museo dinamico e aperto alle nuove tendenze dell’arte, dell’architettura e del design. La varietà delle mostre e dei progetti proposti offre al pubblico un’occasione unica per esplorare i linguaggi della contemporaneità e riflettere sulle sfide del nostro tempo. L’attenzione alla sperimentazione e alla contaminazione tra le discipline rende il MAXXI un punto di riferimento per la cultura italiana e internazionale.