
Il deposito della consulenza cinematica
È atteso per domani il deposito della consulenza cinematica disposta dalla Procura di Milano in merito all’incidente del 24 novembre scorso, in cui ha perso la vita Ramy Elgaml, un ragazzo egiziano di 19 anni. La consulenza, affidata all’ingegnere Domenico Romaniello, mira a ricostruire la dinamica dell’incidente avvenuto tra viale Ripamonti e via Quaranta, a Milano.
La relazione, inizialmente prevista per fine febbraio, ha subito un’ulteriore proroga. Si prevede che, assieme alla relazione autoptica, possa essere messa a disposizione delle parti già a metà settimana. Questo ritardo sottolinea la complessità delle indagini e la necessità di analizzare accuratamente tutti gli elementi a disposizione.
I dettagli dell’incidente e le indagini
Ramy Elgaml era a bordo di uno scooter guidato dall’amico Fares Bouzidi, rimasto ferito nell’incidente. I due erano in fuga dai carabinieri da circa 8 km. Un’annotazione della Polizia locale suggerisce un urto laterale nelle fasi precedenti all’impatto, con il 19enne “in fase di caduta al suolo” e l’auto dei carabinieri sopraggiunta “in frenata”.
Dai filmati acquisiti, sembra che Ramy sia rimasto schiacciato tra l’auto e il palo di un semaforo, a causa dell’impatto simultaneo tra l’auto e lo scooter. L’avvocata della famiglia di Ramy, Barbara Indovina, ha chiesto il sequestro e l’analisi del palo del semaforo, che però sarebbe stato rimosso e smaltito dall’azienda milanese dei rifiuti.
Le accuse e gli indagati
Nel fascicolo sono indagati per omicidio stradale sia Fares Bouzidi, il conducente dello scooter, sia il carabiniere alla guida dell’auto inseguitrice. Inoltre, altri due militari sono indagati per favoreggiamento e depistaggio, accusati di aver intimato a un testimone di cancellare un video relativo all’incidente.
Bouzidi, interrogato dal gip per l’accusa di resistenza, ha riferito di un “urto”, di una “spinta da dietro” da parte dei carabinieri nella fase finale dell’inseguimento, portando i suoi legali a ipotizzare uno “speronamento volontario”.
Riflessioni sulla vicenda
La morte di Ramy Elgaml solleva interrogativi importanti sulla gestione degli inseguimenti da parte delle forze dell’ordine e sulla sicurezza stradale. L’attesa per la consulenza cinematica è alta, poiché si spera possa fare luce sulle dinamiche dell’incidente e accertare le responsabilità. È fondamentale che la giustizia faccia il suo corso, garantendo trasparenza e chiarezza per la famiglia di Ramy e per l’opinione pubblica.