
Escalation della guerra commerciale tra USA e Canada
Donald Trump ha annunciato un’escalation nella guerra commerciale con il Canada, raddoppiando i dazi su acciaio e alluminio dal 25% al 50%. Questa mossa è una risposta diretta alle tariffe imposte dal premier dell’Ontario, Doug Ford, sull’elettricità fornita a New York, Michigan e Minnesota. La decisione, che ha scosso i mercati finanziari globali, è stata presa all’indomani dell’elezione di Mark Carney come nuovo leader liberale e futuro premier canadese.
Minacce al settore automobilistico e alla sicurezza nazionale
Oltre ai dazi su acciaio e alluminio, Trump ha minacciato di imporre tariffe sulle auto provenienti dal Canada a partire dal 2 aprile, avvertendo che ciò potrebbe “chiudere definitivamente l’attività di produzione di automobili in Canada”. Ha inoltre sollevato dubbi sull’impegno degli Stati Uniti a proteggere il Canada, affermando che il paese “paga molto poco per la sicurezza nazionale, affidandosi agli Stati Uniti per la protezione militare”. In un’ulteriore provocazione, Trump ha suggerito che il Canada potrebbe diventare il 51mo stato degli Stati Uniti, sottolineando i potenziali vantaggi economici e militari.
Reazione del Canada e impatto sui mercati
Mark Carney ha promesso una risposta con “il massimo impatto sugli Stati Uniti e il minimo sul Canada”, ribadendo l’intenzione di mantenere le tariffe finché gli Stati Uniti non dimostreranno rispetto e impegno per un commercio libero ed equo. L’escalation della guerra dei dazi ha avuto un impatto negativo sui mercati finanziari globali, con Wall Street e le principali borse europee che hanno subito pesanti perdite. In particolare, i titoli del settore automobilistico, tra cui Stellantis, Volkswagen e Mercedes, hanno registrato forti ribassi.
Turbolenze a Wall Street e reazione di Tesla
La notizia dell’escalation dei dazi ha depresso Wall Street, con il Dow Jones in calo dell’1,30%. Anche le borse europee hanno chiuso in rosso, con Milano, Parigi, Francoforte e Londra che hanno subito perdite significative. In controtendenza, Tesla ha guadagnato oltre il 5% a Wall Street dopo che Trump ha promesso di acquistare un’auto elettrica di Elon Musk per dimostrare la sua fiducia in un “grande americano”.
Contrasti interni e dichiarazione di emergenza nazionale
Parallelamente alle tensioni commerciali, Trump ha affrontato nuove sfide legali, con un giudice distrettuale che gli ha ordinato di pubblicare documenti interni. Il presidente ha annunciato l’intenzione di dichiarare un’emergenza nazionale sull’elettricità nell’area minacciata dall’Ontario, promettendo che il Canada “pagherà un prezzo finanziario così alto che se ne leggerà nei libri di storia per molti anni a venire!”.
Reazione politica e prossimi passi
Il premier dell’Ontario, Doug Ford, ha accusato Trump di essere il responsabile della guerra commerciale, esprimendo preoccupazione per il popolo americano. La Casa Bianca ha sminuito il crollo di Wall Street, definendolo una “fotografia di un momento” e sottolineando la transizione dall'”era di Joe Biden” all'”era di Donald Trump”. Il presidente è pronto a firmare altri ordini esecutivi, tra cui uno per nominare uno zar dei minerali e per costruire impianti di raffinazione dei metalli nelle basi militari del Pentagono, con l’obiettivo di ridurre il divario con la Cina.
Implicazioni a lungo termine della guerra commerciale
La decisione di Trump di intensificare la guerra commerciale con il Canada solleva serie preoccupazioni sulle implicazioni a lungo termine per l’economia globale. Mentre le motivazioni del presidente potrebbero essere radicate in considerazioni politiche interne, le conseguenze di tali azioni potrebbero estendersi ben oltre i confini degli Stati Uniti e del Canada, influenzando le catene di approvvigionamento globali, i prezzi dei beni di consumo e la stabilità dei mercati finanziari. È fondamentale che i leader politici di entrambe le nazioni trovino una soluzione diplomatica per evitare ulteriori danni economici e preservare le relazioni commerciali bilaterali.