Un’esplosione stellare inedita: la millinova
Il mondo dell’astronomia si arricchisce di un nuovo tassello: la millinova. Questa nuova tipologia di esplosione stellare, cento volte più luminosa del Sole ma circa mille volte meno potente di una classica nova, è stata scoperta da un team internazionale di astronomi guidato dall’Università di Varsavia. La scoperta è stata pubblicata sulla rivista Astrophysical Journal Letters e si basa su 20 anni di dati dell’esperimento Ogle (Optical Gravitational Lensing Experiment).
L’analisi dei dati, inizialmente condotta alla ricerca di tracce di enormi buchi neri primordiali nell’alone di materia oscura della Via Lattea, ha portato alla scoperta casuale di 28 millinovae in due galassie satellite della Via Lattea: la Grande Nube di Magellano e la Piccola Nube di Magellano.
Il mistero delle ‘stelle zombie’
Secondo gli scienziati, la millinova è generata da un sistema stellare binario composto da una nana bianca e una stella subgigante, ovvero una stella che ha esaurito l’idrogeno nel suo nucleo e si è espansa. La vicinanza delle due stelle, che orbitano l’una attorno all’altra in pochi giorni, consente al materiale di fluire dalla subgigante alla nana bianca.
La nana bianca, soprannominata ‘stella zombie’ per la sua capacità di ‘risorgere’ dopo la morte, divora la stella compagna, innescando l’esplosione che caratterizza la millinova.
L’enigma dei raggi X
Un aspetto ancora non del tutto chiaro è l’origine delle emissioni di raggi X osservate durante le millinovae. I ricercatori hanno formulato due ipotesi:
- I raggi X potrebbero essere prodotti in una fascia attorno all’equatore della nana bianca, dove il gas della subgigante colpisce la superficie della nana bianca.
- In alternativa, i raggi X potrebbero provenire da una debole fuga termonucleare sulla superficie della nana bianca, innescata dalla materia che cade sulla nana bianca.
Se la seconda ipotesi fosse confermata, la nana bianca aumenterebbe di massa, con la possibilità di esplodere in una supernova di tipo Ia in futuro.
Millinovae: progenitrici di supernovae?
La scoperta delle millinovae apre nuove prospettive sulla comprensione dell’evoluzione stellare. Se le millinovae sono effettivamente progenitrici di supernovae di tipo Ia, ciò potrebbe avere importanti implicazioni per la nostra comprensione della formazione di elementi pesanti nell’universo e per la misurazione delle distanze cosmiche.
La ricerca continua per svelare i segreti di questo nuovo fenomeno stellare e per comprendere il suo ruolo nell’evoluzione dell’universo.
Un nuovo tassello nel puzzle cosmico
La scoperta della millinova è un’ulteriore dimostrazione della complessità e della bellezza dell’universo. Questa nuova esplosione stellare, con le sue caratteristiche uniche, ci offre un’opportunità senza precedenti per approfondire la nostra conoscenza dell’evoluzione stellare e dei processi che governano la formazione degli elementi nell’universo. La ricerca continua, e con essa la promessa di nuove scoperte che arricchiranno la nostra comprensione del cosmo.