Un omaggio al mentore
Il primo atto del presidente eletto dell’Uruguay, Yamandú Orsi, sarà una visita al suo principale sostenitore e mentore politico, José ‘Pepe’ Mujica. L’incontro è previsto per oggi pomeriggio nella fattoria di Rincón del Cerro, a 15 km da Montevideo, dove Mujica si è ritirato dopo la presidenza nel 2015.
Mujica, carismatico leader del Frente Amplio e figura di riferimento della sinistra globale, ha 89 anni e sta combattendo un cancro all’esofago. Nonostante la malattia e il ritiro dalla vita politica attiva, Mujica continua a ricevere visite di politici e giornalisti da tutto il mondo interessati a conoscere il suo pensiero.
Il delfino Orsi, che ha vinto le elezioni con il sostegno di Mujica, ha dichiarato che la visita è un segno di rispetto e gratitudine per il suo mentore.
Durante la campagna elettorale, Mujica ha fatto un grande sforzo per essere presente al comizio di chiusura di Orsi, invitando l’elettorato a votarlo. “Sto per ritirarmi definitivamente, ma non sono felice perché rimangono dirigenti migliori come Orsi”, disse in quell’occasione.
Il passaggio di consegne
La visita a Mujica è solo il primo passo di un processo di transizione che vedrà Orsi entrare in carica come nuovo presidente dell’Uruguay. Domani, martedì, è previsto il primo incontro con il presidente uscente Luis Lacalle Pou per l’avvio ufficiale della transizione.
Il peso del passato e la sfida del futuro
L’incontro tra Orsi e Mujica rappresenta un passaggio di consegne simbolico tra due generazioni di leader politici uruguaiani. Mujica, figura iconica della sinistra latinoamericana, ha lasciato un segno profondo nella politica uruguaiana, promuovendo politiche sociali progressiste e un modello di sviluppo sostenibile. Orsi, ereditando il testimone di Mujica, dovrà affrontare la sfida di consolidare il percorso intrapreso dal suo mentore, adattandolo alle nuove sfide del contesto internazionale e alle esigenze del paese.