
Orban contro l’Eurocamera: accuse di corruzione e propaganda
Il premier ungherese Viktor Orban ha lanciato una dura replica all’Eurocamera, accusando i suoi critici di corruzione di essere “pagati da Soros” e di basare le loro opinioni su una “propaganda” ben nota. Orban ha definito “assurdo” il fatto che il dibattito in corso abbia incluso la presenza di Ilaria Salis, sostenendo che la sua partecipazione sia incoerente con il suo passato di violenza a Budapest. “Chi mi accusa di corruzione come l’onorevole Freund (ndr, Verdi), è lui il più corrotto, perché è pagato da Soros”, ha attaccato Orban. “Trovo assurdo che qui dobbiamo ascoltare tutti insieme Ilaria Salis che aveva picchiato con sbarre di ferro persone pacifiche a Budapest. Lei parla di Stato di diritto?”.
“Se non leggeste i report finanziati da Soros…”
Orban ha continuato la sua replica sostenendo che il dibattito ha “superato il buon senso” e che ha sentito solo accuse frutto della propaganda. “Se non leggeste i report finanziati da Soros ma altri dati indipendenti vedrete che l’Ungheria non è messa peggio di altri sulla corruzione”, ha aggiunto.
Un dibattito acceso e le accuse di corruzione
Le parole di Orban, seppur forti, riflettono un clima di crescente tensione tra l’Ungheria e l’Unione Europea. Le accuse di corruzione rivolte al governo ungherese sono state ripetute da diversi esponenti europei, e Orban sembra non voler cedere alle pressioni, anzi, rilancia con accuse di “propaganda” e di “corruzione” verso i suoi critici. È importante ricordare che le accuse di corruzione vanno sempre verificate con attenzione e che il dibattito pubblico deve basarsi su fatti e prove concrete. La presenza di Ilaria Salis nel dibattito, seppur legata a un passato di violenza, potrebbe essere interpretata come un tentativo di portare l’attenzione su temi di giustizia sociale e di Stato di diritto, temi che sono al centro del dibattito sull’Ungheria.