Gasperini critica l’esonero di De Rossi
Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta, ha espresso la sua opinione sull’esonero di Eusebio Di Francesco dalla Roma, avvenuto nella mattinata di oggi. In vista della sfida di Champions League contro l’Arsenal, Gasperini ha dichiarato: “L’esonero di De Rossi mi ha molto sorpreso. Dispiace perché l’allenatore paga sempre di più; anziché prendere credito, è una figura che ne sta perdendo a vantaggio di altre.”
Il mercato come causa principale
Gasperini ha poi analizzato le cause che portano alla fragilità della figura dell’allenatore nel calcio italiano. “Le figure legate al mercato e ai trasferimenti, che a causa della chiusura tardiva a campionato già iniziato trasformano le squadre in un cantiere, rendono gli allenatori l’anello debole della catena – spiega il tecnico nerazzurro -. In Inghilterra, invece, sono un punto riferimento. Il campionato ha avuto un inizio difficile per tanti. In Italia il mercato che ha portato a cambiamenti a campionato già aperto rende difficile lavorare.”
L’esperienza dell’Atalanta
Gasperini ha concluso il suo pensiero con un riferimento alla sua personale esperienza: “Noi stessi per un mese e mezzo siamo stati lì a girarci i pollici su un nucleo ristretto, allargato ai giovani, perché diversi elementi erano sul piede di partenza. Non è che per fare una squadra basta buttare dentro i giocatori che arrivano.”
Riflessioni sul ruolo dell’allenatore
L’analisi di Gasperini solleva un punto importante: la figura dell’allenatore nel calcio italiano è spesso sacrificata a causa di un mercato che si chiude tardi e crea caos all’interno delle squadre. Questo porta a una situazione di instabilità e incertezza per gli allenatori, che si ritrovano a dover gestire situazioni complesse e spesso imprevedibili. La critica di Gasperini è un monito per la dirigenza italiana: la figura dell’allenatore merita maggiore rispetto e stabilità, per permettere di lavorare in modo efficace e raggiungere risultati importanti.