Elezioni Fise: quattro candidati in lizza
Le elezioni per la presidenza della Federazione italiana sport equestri (Fise) si terranno il 9 settembre prossimo a Roma. Sono quattro i candidati ammessi alla competizione, come ufficializzato dalla federazione stessa. Si tratta di Marco Di Paola, presidente uscente, Clara Campese, Duccio Bartalucci e Francesco Vergine.
L’elezione si preannuncia particolarmente vivace, con i candidati che si preparano a presentare le proprie visioni per il futuro della Fise e a confrontarsi su temi cruciali per lo sviluppo dello sport equestre in Italia.
Campese e Bartalucci denunciano irregolarità nella gestione del patrimonio federale
In un’azione che potrebbe influenzare l’esito delle elezioni, Clara Campese e Duccio Bartalucci hanno reso noto di aver presentato una denuncia al Coni, evidenziando presunte irregolarità nella gestione del patrimonio federale. I due candidati hanno espresso le loro “perplessità per la gestione del patrimonio federale”, come emerso dalla loro analisi dei bilanci della Fise e della società ‘Equestrian sports events’ (Ese), interamente partecipata dalla federazione.
Le osservazioni sono state formalizzate in una missiva inviata al Coni, a Sport e Salute, al Collegio dei revisori dei conti della Fise e a Kpmg. Secondo Campese e Bartalucci, la Federazione “avrebbe utilizzato i contributi ordinari oltre i limiti posti da Sport e Salute”, con la conseguenza di far apparire un avanzo di gestione nel 2022 e nel 2023, mentre in realtà i bilanci si sarebbero chiusi in rosso.
Le ripercussioni della denuncia
La denuncia di Campese e Bartalucci ha suscitato un’ondata di interesse e di dibattito all’interno del mondo equestre italiano. L’accusa di irregolarità nella gestione del patrimonio federale è un’accusa grave che potrebbe avere un impatto significativo sulle elezioni.
Il Coni, Sport e Salute e il Collegio dei revisori dei conti della Fise sono ora chiamati a esaminare le accuse e a fornire una risposta ufficiale. La Kpmg, società di revisione contabile, è stata anch’essa coinvolta nella questione e potrebbe svolgere un ruolo importante nell’accertamento della veridicità delle accuse.
L’esito di questa vicenda potrebbe avere ripercussioni importanti per il futuro della Fise e per lo sviluppo dello sport equestre in Italia.
Considerazioni
La denuncia di Campese e Bartalucci solleva una serie di interrogativi sulla gestione della Fise. Se le accuse dovessero essere confermate, si tratterebbe di un grave problema che necessita di una soluzione immediata. È importante che il Coni e le altre istituzioni coinvolte conducano un’indagine approfondita e trasparente per far luce sulla questione. L’integrità finanziaria e la buona governance sono fondamentali per il buon funzionamento di qualsiasi federazione sportiva.
È fondamentale che l’esito di questa vicenda non infici il regolare svolgimento delle elezioni e che la Federazione italiana sport equestri possa continuare a svolgere il suo ruolo di promozione e sviluppo dello sport equestre in Italia.