Un’autobiografia musicale
“Uno straniero tra le stelle” (Ed.Pendragon, 186 pagine, 18 euro) è il racconto autobiografico di Danilo Ciotti, figura di spicco della musica leggera italiana. Il libro, solo in parte romanzato, traccia un percorso attraverso la vita di Ciotti, un viaggio che lo ha visto protagonista nel mondo della musica, dei dischi, della radio, dei cantanti e dei festival.
Nel libro, Ciotti racconta la sua passione per la musica che lo ha portato a tentare la strada del canto, ma che lo ha poi condotto ad intraprendere la carriera di discografico e paroliere. Tra i suoi successi, ricordiamo la versione italiana di un brano di Stevie Wonder, “Dove vai”, e il brano “Sono tremendo” di Rocky Roberts.
Collaborazioni e successi
Ciotti ha lavorato per case discografiche di fama internazionale come Polygram, EMI, Durium e RCA, scrivendo testi per artisti del calibro di Bobby Solo (“Gelosia”, “Non posso perderti”, “Tu stai”), Little Tony, Wess, Mino Reitano e Loretta Goggi. Ha inoltre scritto il testo di “Apemaia”, brano che ha superato il milione e mezzo di copie, e “Casatschock”, che ha lanciato la carriera di Dori Ghezzi.
Nel libro, Ciotti rivela aneddoti interessanti come la sua elaborazione dell'”Ave Maria” di Schubert, con un testo e un arrangiamento che si rifacevano alla celebre “Stand by me”, brano che piacque a Johnny Halliday e che presentò a Sanremo. Ciotti ha inoltre contribuito alla promozione di Pino Daniele, convincendo Vittorio Salvetti a farlo esibire al Festivalbar con “Ca calore”, e di Zucchero, convincendo Ravera a farlo partecipare a Sanremo.
Un’esperienza ricca di soddisfazioni
Ciotti racconta con orgoglio di aver organizzato lo spettacolo a sorpresa per “L’era del cinghiale bianco” di Franco Battiato, e di aver convinto Pavarotti a partecipare al video di “Miserere” di Zucchero, in cui entrambi erano vestiti da frati. Il racconto arriva fino ai tre giovani tenori de Il Volo.
Nonostante la sua lunga e ricca carriera, Ciotti ammette di provare un po’ di amarezza per l’ingratitudine di alcuni artisti, con cui ha perso i contatti nel corso degli anni. Tuttavia, conclude affermando che la sua passione per la musica lo ha sempre appagato intimamente, e che è stato “sempre uno straniero tra le stelle”, a indicare un senso di distacco e di osservazione del mondo dello spettacolo, pur essendo parte integrante di esso.
Un ritratto di un’epoca
‘Uno straniero tra le stelle’ non è solo la storia di Danilo Ciotti, ma anche un ritratto di un’epoca, quella d’oro della musica italiana, ricca di personaggi e di successi. Il libro offre uno spaccato affascinante di un mondo in continua evoluzione, in cui Ciotti ha saputo muoversi con abilità e passione, contribuendo a scrivere pagine importanti della storia della musica leggera italiana.