I legali di Ilaria Salis a Budapest: “Siamo soddisfatti ma i domiciliari sono solo un primo passaggio”
Gli avvocati italiani di Ilaria Salis, Eugenio Losco e Mauro Straini, sono giunti a Budapest per incontrare la 39enne attivista italiana, attualmente ai domiciliari in Ungheria. I due legali si sono dichiarati “molto soddisfatti” per il passaggio ai domiciliari, ma hanno sottolineato che si tratta solo di un primo passo verso la libertà di Ilaria. “Consideriamo i domiciliari in Ungheria solo un primo passaggio verso la libertà di Ilaria perché chiediamo che le venga revocata qualsiasi misura cautelare”, hanno dichiarato all’ANSA.
La richiesta di trasferimento in Italia
I legali hanno annunciato che a breve presenteranno la richiesta per trasferire Ilaria Salis in Italia. “Speriamo che il governo italiano si impegni perché questo avvenga, come ha sempre promesso di fare una volta ottenuti i domiciliari in Ungheria”, hanno aggiunto.
L’obiettivo: la revoca dei domiciliari
L’obiettivo finale dei legali è però la revoca dei domiciliari. “Non c’è alcun motivo per cui, dopo quasi 16 mesi, sia ancora sottoposta a una misura cautelare in attesa del processo, visto che non c’è alcun pericolo di fuga”, hanno spiegato. Hanno inoltre sottolineato l’inefficacia dei domiciliari: “I domiciliari hanno un’efficacia limitata, visto che un giorno di carcere equivale a 5 trascorsi ai domiciliari”.
Un passo avanti, ma la battaglia non è finita
La decisione di concedere i domiciliari ad Ilaria Salis è sicuramente un passo avanti, ma la battaglia per la sua libertà non è ancora finita. I legali hanno ragione a chiedere la revoca di qualsiasi misura cautelare, visto che non ci sono ragioni per mantenerla in stato di detenzione dopo quasi 16 mesi. La speranza è che il governo italiano si impegni concretamente per il suo rientro in Italia e che le autorità ungheresi riconoscano la sua innocenza fino a prova contraria.