Blitz dei carabinieri in un’azienda agricola del Pisano
I carabinieri di Lari e Cenaia, in collaborazione con il Nucleo ispettorato del lavoro, hanno condotto un blitz in un’azienda agricola di Casciana Terme (Pisa), scoprendo che 21 lavoratori stranieri erano impiegati in nero. L’operazione ha portato alla sospensione dell’attività dell’azienda e alla contestazione di multe per quasi 87.000 euro al titolare. I lavoratori, originari di Senegal, Burkina Faso, Mali e altri Paesi subsahariani, erano impiegati nella coltivazione e raccolta della canapa.
Sfruttamento e violazioni delle norme di sicurezza
I carabinieri hanno accertato la grave violazione delle norme in materia di sicurezza e previdenza sociale da parte del datore di lavoro. L’operazione ha permesso di sgominare una rete di sfruttamento di lavoratori nel settore agricolo. Sono in corso indagini per accertare eventuali responsabilità penali, con particolare attenzione ai possibili reclutatori della manodopera.
Indagini in corso e tutela dei lavoratori
Oltre alle sanzioni amministrative, i carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro, insieme ai colleghi dell’Arma territoriale, approfondiranno i possibili risvolti penali dell’inchiesta per accertare eventuali ulteriori responsabilità e garantire che i lavoratori sfruttati ottengano i diritti che gli spettano.
Sfruttamento lavorativo e tutela dei diritti
Questo caso evidenzia la persistente problematica dello sfruttamento lavorativo nel settore agricolo, un’area spesso vulnerabile a queste pratiche illegali. È fondamentale che le autorità continuino a svolgere controlli mirati e a perseguire i responsabili di tali reati. La tutela dei diritti dei lavoratori, indipendentemente dalla loro nazionalità, è un dovere fondamentale per garantire condizioni di lavoro dignitose e sicure.