La determinazione di Giuliana Filippi
Giuliana Filippi, la più giovane atleta della squadra paralimpica italiana ai Giochi di Parigi 2024, ha condiviso la sua esperienza al Festival dello Sport di Trento. La giovane atleta ha raccontato con emozione il supporto ricevuto dal Comitato Italiano Paralimpico, che l’ha accolta a braccia aperte e l’ha sostenuta durante la sua partecipazione ai Giochi. “È stata un’esperienza fantastica, tutto il Comitato italiano paralimpico mi ha aggregata nel gruppo, anche gli altri che sono venuti a tifarmi davanti ad 80.000 persone. Mi hanno sostenuta e mi hanno chiesto cosa non era andato perché nel salto in lungo le emozioni mi hanno giocato un brutto scherzo. È stato difficile gestire l’ansia poi ho guardato la sabbia mi sono detta: lì devo arrivare”, ha dichiarato Filippi.
Un percorso di crescita personale
Giuliana Filippi ha poi parlato del suo percorso personale, evidenziando come l’ingresso nel mondo dello sport paralimpico l’abbia aiutata a superare le proprie insicurezze. “Per chi non lo sapesse io ero piccolina quando sono entrata nello sport paralimpico e non avevo fiducia in me stessa, mi vergognavo della mia disabilità. Ora invece non la voglio nemmeno più chiamare disabilità”, ha aggiunto l’atleta azzurra.
Un esempio di coraggio e determinazione
Le parole di Giuliana Filippi rappresentano un messaggio di speranza e di coraggio per tutti coloro che si trovano ad affrontare sfide personali. La sua storia dimostra come lo sport possa essere un potente strumento di crescita e di superamento, permettendo agli atleti di raggiungere risultati straordinari e di superare i propri limiti. La sua determinazione e la sua capacità di affrontare le difficoltà con positività sono un esempio per tutti.
Lo sport come strumento di inclusione
La storia di Giuliana Filippi ci ricorda l’importanza dello sport come strumento di inclusione e di superamento delle barriere. Il suo percorso dimostra come lo sport possa aiutare le persone con disabilità a raggiungere i propri obiettivi e a sentirsi parte integrante della società. La sua testimonianza è un invito a tutti noi a promuovere l’inclusione e a creare un ambiente sportivo accessibile a tutti.