Un’inattesa sostituzione che si trasforma in successo
Il concerto di apertura della 160ma stagione della Società del Quartetto di Milano ha preso una piega inaspettata. Daniele Gatti, inizialmente previsto come direttore, è stato costretto a rinunciare a causa di un improvviso malore. Ma la serata si è rivelata comunque un trionfo grazie all’intervento di Sir John Eliot Gardiner, maestro di fama internazionale, che ha accettato di sostituire Gatti all’ultimo momento. Con i suoi 81 anni, Gardiner ha dimostrato di essere in splendida forma, dirigendo con energia e passione l’Ottava e la Nona Sinfonia di Beethoven, completando così l’integrale delle sinfonie con l’orchestra Mozart. Il pubblico ha accolto con entusiasmo l’interpretazione di Gardiner, definendo l’Ottava “pura poesia” e apprezzando la gioiosa energia della Nona, eseguita con il coro del Comunale di Bologna e con solisti di alto livello.
Un omaggio alla musica e alla cultura
Il concerto è stato anche un’occasione per celebrare la storia e l’importanza della Società del Quartetto di Milano. La presidente, Ilaria Borletti Buitoni, ha ringraziato tutti gli intervenuti, sottolineando il ruolo fondamentale che la società ricopre nel panorama culturale italiano. Ha espresso la sua gratitudine al ministero della Cultura per il sostegno, anche se non sufficiente, e ha lanciato un appello per la salvaguardia della musica classica, invitando a non abbandonarla nelle scuole e nelle programmazioni culturali. Il pubblico ha dimostrato la sua sensibilità verso questo tema, applaudendo con calore la senatrice a vita Liliana Segre, presente in sala, e riconoscendo il valore della cultura e della musica come patrimonio inestimabile.
Un’interpretazione vibrante e coinvolgente
L’interpretazione di Gardiner ha saputo catturare l’attenzione del pubblico, trasmettendo la potenza e la bellezza della musica di Beethoven. L’Ottava Sinfonia è stata eseguita con un’intensa espressività, mentre la Nona ha dimostrato la maestria del maestro nel dirigere un’orchestra e un coro, creando un’atmosfera di grande coinvolgimento emotivo. La presenza di solisti di alto livello, come Lenneke Ruiten, Eleonora Filipponi, Bernard Richter e Markus Werba, ha arricchito ulteriormente l’esecuzione, contribuendo a rendere il concerto un’esperienza indimenticabile per tutti i presenti.
La musica come ponte tra passato e presente
La serata ha dimostrato come la musica classica, pur essendo un patrimonio del passato, possa essere ancora oggi fonte di grande ispirazione e di emozioni intense. La capacità di Sir John Eliot Gardiner di trasmettere la bellezza e la potenza di Beethoven al pubblico di oggi testimonia la vitalità e l’attualità di questa forma d’arte.