Un romanzo che unisce passato e presente
Antonella Boralevi, scrittrice, sceneggiatrice e saggista, presenta il suo nuovo romanzo “L’amore può succedere”, una storia che unisce due donne di epoche diverse: Elisabeth, una trentenne che vive a New York ai giorni nostri, e Clementina, una contessina diciassettenne che vive nel Ducato di Parma nel 1800. Il romanzo, pubblicato da Baldini+Castoldi nella collana “I Lemuri”, è un viaggio emozionante che esplora il tema dell’amore e della sua vera natura, sfidando le convenzioni e le false credenze che spesso lo circondano.
La storia si sviluppa tra due epoche diverse, ma il filo conduttore è l’amore, un sentimento che trascende il tempo e lo spazio. La narrazione si apre con versi di Wisława Szymborska che descrivono l’amore come un dono inaspettato, una luce che arriva da un luogo imprecisato. L’autrice, ispirata anche dalle teorie di Albert Einstein sulle onde gravitazionali e sui varchi spazio-temporali, esplora l’idea che le anime possano comunicare tra loro, anche attraverso il tempo e la distanza.
“Io penso che le anime si parlino”, afferma Boralevi, “e credo che ciascuno di noi lo sperimenti quotidianamente. Non solo per il fatto che ci sono delle persone che ti sembra d’aver sempre conosciuto e altre che ti fanno venir voglia di scappare con la pelle d’oca anche se non hanno neanche detto una parola. Ma anche e soprattutto perché spesso noi ci sentiamo in sintonia con qualcuno che è venuto molto tempo prima di noi, a volte anche attraverso un’opera d’arte o una musica.”
L’amore come diritto, non come premio
Il romanzo si focalizza sull’incontro tra Elisabeth e Clementina, due donne divise da secoli e con caratteri opposti, ma unite da un filo invisibile che le lega e le aiuta a liberarsi a vicenda. La storia diventa un’occasione per riflettere sull’amore e su come spesso venga presentato come un premio da meritare, un qualcosa che si ottiene solo dopo aver raggiunto determinati standard di perfezione.
“Ci hanno sempre raccontato che l’amore bisogna meritarselo”, spiega Boralevi. “E allora sii buona, sii simpatica, addirittura sii bella, lavora e studia moltissimo, devi essere perfetta così sarai amata… Ecco questa orrenda bugia è il fondamento del patriarcato. Perché il potere dei maschi sulle donne si basa su questo. Per essere amata tu devi essere ‘brava’. Invece io voglio gridare la verità e cioè che l’amore non solo può succedere ma è un diritto. Ti spetta per il solo fatto di essere nato. Sei venuto al mondo e cioè significa che sei un dono per il mondo. Hai il diritto di essere amato. È una cosa abbastanza nuova da dire, pensa come siamo schiavi di questo pregiudizio. Specialmente noi donne.”
Boralevi sottolinea come la società abbia educato le donne a fondare la propria vita sull’essere amate, mentre gli uomini sono stati educati a fondare la propria vita sulla vittoria e sul potere. “È proprio questa difformità, questa biforcazione la bugia”, afferma l’autrice. “Noi siamo programmate per fondare la nostra vita sull’essere amate. Gli uomini sono programmati fondare la loro vita su vincere, sul potere.”
Un romanzo che apre il cuore
“L’amore può succedere” è un romanzo che si propone di liberare l’anima e aprire il cuore del lettore, invitandolo a riflettere sulla vera natura dell’amore e a sfidare le convenzioni che spesso lo circondano. Boralevi, con la sua scrittura coinvolgente e la sua profonda conoscenza della storia e delle emozioni umane, ci guida in un viaggio che ci porta a scoprire la verità sull’amore: un diritto che ci appartiene per il solo fatto di essere nati.
Il romanzo è stato pensato per essere letto da tutti, in qualsiasi momento e luogo, e la sua agilità e la sua profondità emotiva lo rendono un’opera letteraria che sicuramente lascerà un segno nel cuore del lettore.
L’amore come diritto: una prospettiva necessaria
“L’amore può succedere” è un romanzo che affronta un tema delicato e importante, quello della vera natura dell’amore. L’autrice, con coraggio e sensibilità, sfata il mito dell’amore come premio da meritare, presentandolo invece come un diritto che ci appartiene per il solo fatto di essere nati. Questa prospettiva è necessaria per liberare le persone, soprattutto le donne, dai condizionamenti sociali e culturali che spesso le limitano e le portano a dubitare del proprio valore e del proprio diritto all’amore. La scrittura di Boralevi è coinvolgente e profonda, capace di toccare le corde più intime del lettore e di fargli riflettere su temi fondamentali come l’amore, la libertà e la dignità umana.