Il ritrovamento dei corpi e la reazione di Biden
Il presidente Joe Biden ha annunciato sabato il ritrovamento dei corpi di sei ostaggi, tra cui quello dell’israelo-americano Hersh Goldberg-Polin, rapiti durante l’attacco di Hamas del 7 ottobre in Israele. I corpi sono stati recuperati in un tunnel sotto la città di Rafah dalle forze israeliane. Biden si è detto “devastato e indignato” per la notizia, affermando che i leader di Hamas “pagheranno per questi crimini”. Il presidente americano ha inoltre assicurato che continuerà a lavorare “24 ore su 24” per raggiungere un accordo che garantisca il rilascio degli altri ostaggi ancora in mano a Hamas.
La storia di Hersh Goldberg-Polin
Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, era tra le persone innocenti che sono state brutalmente aggredite durante un festival di musica pacifista in Israele. Il giovane ha perso un braccio mentre aiutava amici e sconosciuti durante il feroce massacro compiuto da Hamas. Biden ha espresso il suo profondo dolore e la sua ammirazione per i genitori di Hersh, Jon e Rachel, che “hanno difeso instancabilmente e irrefrenabilmente il loro figlio e tutti gli ostaggi tenuti in condizioni inaccettabili”. Il presidente americano ha assicurato di aver “lavorato instancabilmente” per fare in modo che Hersh tornasse a casa sano e salvo.
La tragedia della guerra e la ricerca di giustizia
La notizia del ritrovamento dei corpi di sei ostaggi, tra cui quello di Hersh Goldberg-Polin, è una tragedia che ricorda l’orrore della guerra e il dolore che essa infligge alle persone innocenti. La ricerca di giustizia per le vittime e la loro famiglie è un dovere morale, ma è anche un passo fondamentale per la costruzione di un futuro di pace e di sicurezza nella regione. La comunità internazionale ha il dovere di sostenere gli sforzi per il rilascio degli altri ostaggi e per la condanna dei responsabili di questi crimini.