L’annuncio di Tajani
Il leader di Forza Italia e vicepremier Antonio Tajani ha annunciato l’intenzione del governo di abolire il redditometro. Interrogato a margine di un convegno sulla possibilità di cancellare il sistema di controllo dei redditi, Tajani ha risposto: “Con un emendamento o un altro decreto del viceministro, studieremo la formula giuridica migliore”.
L’ordine del giorno della Lega
L’annuncio di Tajani arriva in seguito a un ordine del giorno presentato dalla Lega, che proponeva l’abolizione del redditometro. Il vicepremier ha però precisato che l’ordine del giorno non è vincolante per l’esecutivo: “Ma l’ordine del giorno non è che…”.
Il redditometro: cos’è e come funziona
Il redditometro è un sistema di controllo dei redditi introdotto in Italia nel 2011. Si basa sull’analisi di una serie di dati, come le spese sostenute, i beni posseduti e le attività finanziarie, per stimare il reddito effettivo di un individuo. Se il reddito dichiarato è inferiore a quello stimato dal redditometro, l’Agenzia delle Entrate può avviare un controllo fiscale. Il redditometro è stato spesso criticato per la sua complessità e per la sua presunta inefficacia nel contrastare l’evasione fiscale.
Le implicazioni dell’abolizione del redditometro
L’abolizione del redditometro potrebbe avere diverse implicazioni. Da un lato, potrebbe ridurre il carico burocratico per i cittadini e le imprese. Dall’altro, potrebbe rendere più difficile per l’Agenzia delle Entrate contrastare l’evasione fiscale. Sarà interessante vedere come il governo intende affrontare queste sfide.