Un festival diffuso e sicuro
A poche ore dalla prima di “Bianca e Falliero”, che ha ufficialmente inaugurato il 45° Rossini Opera Festival, il presidente e vicesindaco di Pesaro, Daniele Vimini, ha sottolineato il carattere diffuso della manifestazione, che si estende oltre il Teatro Rossini, coinvolgendo sei luoghi iconici dei borghi storici della provincia, tra cui Gradara e Urbino. L’evento si arricchisce di “Salons Rossini” dove si sono esibiti gli allievi dell’Accademia Rossiniana, di 39 Concerti dal balcone di Casa Rossini, che hanno offerto una “retrospettiva in pillole” della produzione rossiniana, e di concerti al Museo Nazionale Rossini in programma dal 9 al 17 agosto. Il prefetto della città, Emanuela Saveria Greco, ha rassicurato sulla massima sicurezza garantita per cittadini e turisti.
Un cartellone ricco di opere e un regista “debuttante”
Il sovrintendente Ernesto Palacio ha dichiarato che il cartellone del festival, che comprende “Bianca e Falliero”, “Equivoco stravagante”, “Ermione”, “Barbiere di Siviglia” e “Viaggio a Reims” in forma di concerto, sta procedendo senza intoppi, sebbene il direttore d’orchestra di “Bianca e Falliero”, Roberto Abbado, leggermente indisposto, abbia mancato l’incontro di presentazione. Il regista Jean-Louis Grinda, che si definisce un “debuttante di 64 anni” al festival, ha annunciato un’ambientazione anni Cinquanta per “Bianca e Falliero”, immaginando un finale alternativo, più consono alla psicologia di Contareno, padre di Bianca, “uomo di potere dall’inizio alla fine che intende esercitare per interesse personale anche nei confronti della figlia”.
L’Accademia Rossiniana: un vivaio di talenti
Palacio ha sottolineato l’importanza dell’Accademia Rossiniana nel formare nuovi talenti, evidenziando che dal 2017, anno del suo insediamento, 25 ragazzi hanno frequentato l’Accademia e 14 hanno debuttato al Rof. Questo legame si rafforza con la preziosa attività della Fondazione Rossini, che, sotto la direzione scientifica di Ilaria Narici, si occupa di raccogliere, catalogare e pubblicare in edizioni critiche l’immensa quantità di scritti rossiniani, dalla produzione lirica a quella concertistica, cameristica e sacra.
La Messa di Ravenna: un’opera sacra in scena
Tra le opere sacre di Rossini, la Messa di Ravenna per soli coro e orchestra, curata da Ferdinando Sulla, sarà eseguita il 11 agosto al Teatro Rossini alle ore 16.
Un festival che celebra la cultura e la tradizione
Il Rossini Opera Festival rappresenta un evento di grande rilevanza per la città di Pesaro e per l’Italia. Oltre ad essere un’occasione per celebrare la musica di Rossini, il festival si configura come un’importante vetrina per la cultura e la tradizione italiana. La scelta di diffondere il festival in diversi luoghi della provincia, coinvolgendo anche i borghi storici, è un segno di attenzione verso il territorio e la sua identità culturale. L’Accademia Rossiniana, con il suo ruolo di vivaio di talenti, dimostra l’impegno del festival nella formazione di nuove generazioni di musicisti e nel preservare la tradizione rossiniana.