Un quadro allarmante: povertà e disagio giovanile
Il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, ha dipinto un quadro preoccupante della situazione sociale italiana, durante l’apertura della 79/a Assemblea generale dei vescovi italiani. Secondo i dati Istat, il 9,8% della popolazione, circa un italiano su dieci, vive in condizioni di povertà assoluta, con oltre 5 milioni di persone e 2 milioni di famiglie coinvolte. La povertà, sottolinea Zuppi, è un fenomeno strutturale del Paese, che si aggrava con il rafforzarsi delle povertà croniche e quelle intermittenti, relative ai nuclei familiari che oscillano tra il ‘dentro’ e il ‘fuori’ dalla condizione di bisogno.
Il divario generazionale si fa sempre più profondo, con i giovani esposti a difficoltà economiche e un crescente distacco dalla partecipazione politica e dal volontariato. I dati Istat confermano questa tendenza: nel 2023, solo il 40,2% dei 16-24enni ha svolto attività di partecipazione politica, in calo rispetto al 54,5% del 2003. Anche il volontariato ha subito una flessione, con l’8,0% dei giovani coinvolti nel 2023, rispetto all’11,0% del 2003.
L’appello alla solidarietà e all’inclusione
Di fronte a questo scenario, il cardinale Zuppi ha lanciato un appello alla solidarietà e all’inclusione sociale, sottolineando la necessità di azioni concrete per contrastare la povertà e il disagio giovanile. La Cei si impegna a promuovere iniziative che rafforzino il senso di comunità e la reciproca cura, affinché nessuno venga lasciato indietro.
Un’iniziativa significativa è l’accoglienza dei minori provenienti dall’Ucraina, con sette Chiese locali italiane che si sono rese disponibili ad ospitare 700 bambini per un’estate di solidarietà. Questo gesto rappresenta un’ulteriore testimonianza della cultura di pace che la Chiesa promuove, aprendo le proprie porte a chi è in difficoltà.
Legalità e sviluppo delle aree interne
Il presidente della Cei ha anche sottolineato l’importanza di una legalità certa ed efficace, che combatta gli abusi e garantisca diritti e doveri. Questa esigenza si lega anche alla necessità di rispondere alla crescente domanda di mano d’opera, che in alcuni casi si configura come una vera emergenza.
Zuppi ha rivolto un’attenzione particolare alle aree interne del Paese, che spesso sono oggetto di preoccupazione per la Chiesa. Queste zone, se opportunamente aiutate in una visione strategica, possono trasformarsi in luoghi di accoglienza per tutti, anche in riferimento all’emigrazione, che deve rappresentare un’opportunità oltre che una necessità.
Un appello urgente per il futuro dell’Italia
Le parole del cardinale Zuppi risuonano come un grido d’allarme per il futuro dell’Italia. La crescente povertà, il disagio giovanile e le carenze nella legalità rappresentano sfide complesse che richiedono un impegno collettivo. Le istituzioni, le organizzazioni sociali e ogni cittadino sono chiamati a rispondere con azioni concrete, promuovendo l’inclusione sociale, la solidarietà e la giustizia. La 50ª edizione delle Settimane Sociali dei cattolici, con la partecipazione del Santo Padre e del Presidente della Repubblica, rappresenta un’occasione preziosa per favorire il dialogo e la collaborazione tra le diverse realtà del Paese, al fine di costruire un futuro più equo e solidale per tutti.