Salvataggio in acque internazionali
La nave Life Support di Emergency ha salvato 41 persone da un’imbarcazione in difficoltà in acque internazionali nella zona Sar libica. L’avvistamento della piccola barca in vetroresina e sovraffollata è avvenuto dal ponte di comando durante le prime ore della notte, poco prima delle 3. Il salvataggio si è concluso con il trasferimento in sicurezza dei 41 naufraghi, di cui 3 minori non accompagnati, a bordo della Life Support alle 3.45 circa. “Durante le operazioni una barca non identificata e senza luci si è avvicinata all’area dell’intervento, ma senza interferire”, ha detto Anabel Montes Mier, capomissione della Life Support.
Le origini dei naufraghi
I 41 naufraghi hanno riferito di essere partiti a mezzanotte da Sabratha, in Libia, e provengono da Siria, Egitto, Bangladesh, paesi colpiti da guerra, violenze, povertà, insicurezza politica e crisi climatica, sottolinea Emergency.
Due persone rifiutano il soccorso
Due persone che erano a bordo dell’imbarcazione in difficoltà hanno rifiutato il soccorso e, finito l’intervento della Life Support, si sono allontanate insieme all’imbarcazione non identificata che si era avvicinata senza interferire con le operazioni di soccorso.
Arrivo a Napoli
Le autorità hanno assegnato come porto di sbarco Napoli: l’arrivo è previsto per il 31 luglio alle ore 18 circa.
La tragedia del Mediterraneo
Questo salvataggio è un’ulteriore testimonianza della tragedia che si consuma quotidianamente nel Mediterraneo. Migliaia di persone cercano di fuggire da guerre, violenze e povertà, rischiando la vita in viaggi per mare pericolosissimi. La mancanza di vie legali e sicure per l’immigrazione rende queste traversate un’opzione disperata per chi cerca una vita migliore. È fondamentale che la comunità internazionale si impegni a fornire percorsi sicuri e legali per i migranti e a combattere le cause profonde delle migrazioni forzate.