Il Senato dà il via libera al decreto ‘salva casa’
L’aula del Senato ha dato il via libera definitivo al decreto ‘salva casa’, confermando la fiducia al governo che aveva posto la questione. Il provvedimento, nato su iniziativa del ministro per le Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini, introduce norme urgenti per la semplificazione edilizia e urbanistica. A favore si sono espressi 106 senatori, 68 i contrari e un astenuto, con il decreto che si aggiunge al già lungo elenco di voti di fiducia a Palazzo Madama dall’inizio della legislatura (61/o voto di fiducia).
Critiche dell’opposizione: condoni e deregulation
Il decreto ha suscitato forti critiche da parte dell’opposizione, che lo accusa di favorire condoni e deregulation nel settore edilizio. La senatrice del M5s Gabriella Di Girolamo ha sottolineato come il testo, inizialmente presentato come un atto per risolvere piccoli problemi formali, si trasformi in un intervento di ben maggiore impatto, con ricadute sulle variazioni essenziali, sulla doppia conformità e persino sulla parte antisismica della normativa esistente. Di Girolamo ha criticato l’introduzione di misure a regime senza limitazioni temporali, in contrasto con l’articolo 77 della Costituzione.
Il decreto non affronta il problema del fabbisogno abitativo
Il capogruppo del Pd Francesco Boccia ha definito il decreto “una vera e propria deregulation” e ha lamentato la mancanza di norme che riguardino una politica per la casa o investimenti sull’edilizia pubblica. Anche il capogruppo di Avs Peppe De Cristofaro ha espresso preoccupazione per l’impatto del decreto sul fabbisogno abitativo, sottolineando come il provvedimento favorisca la rendita immobiliare e la proliferazione di case vacanze e b&b, con conseguente aumento dei costi per l’acquisto delle case e l’esclusione dei meno abbienti. De Cristofaro ha inoltre criticato la mancanza di risposte per le oltre 700 mila famiglie in lista d’attesa per una casa popolare e per i 90 mila alloggi non disponibili a causa della mancata adeguatezza.
Il decreto ‘salva casa’: un passo avanti o un’occasione persa?
Il decreto ‘salva casa’ si presenta come un tentativo di semplificare le procedure edilizie e di regolarizzare situazioni preesistenti. Tuttavia, le critiche dell’opposizione sollevano dubbi sull’effettiva efficacia del provvedimento e sulla sua capacità di rispondere alle reali esigenze del settore abitativo. La mancanza di una visione strategica per la casa e la priorità data alla regolarizzazione di abusi potrebbero avere conseguenze negative a lungo termine, soprattutto per i meno abbienti. La discussione sul decreto ‘salva casa’ evidenzia la necessità di un approccio più sistematico e lungimirante alla questione abitativa, che tenga conto delle esigenze di tutti i cittadini e non solo di una ristretta fascia di popolazione.